Michele Bufalino
Cronaca

"E alla fine davvero, tutto è andato bene"

La soddisfazione e l’emozione dei ragazzi dopo la Maturità: "Difficile studiare da soli e tanta paura. Però lo ricorderemo per sempre"

L’ansia è quella di sempre, i riti scaramantici anche. Il vero esame di maturità, per i ragazzi delle scuole di Pisa, è stato quello dei mesi scorsi, quando il Covid-19 li ha messi di fronte a nuove responsabilità e li ha resi testimoni di un periodo storico irripetibile, tanto quanto il loro colloquio, unico momento di ‘normalità’ dopo 100 giorni di lockdown. In via Benedetto Croce ingressi contingentati al liceo classsico Galilei, allo scientifico Dini e all’Itc Pacinotti, con uscite da via Sancasciani per evitare assembramenti. Fuori dalle scuole, ad aspettare, c’erano i compagni e diversi genitori. Prima dell’ingresso al colloquio la paura dell’ignoto, per un esame inedito rispetto al passato, senza scritti e con un maxi orale di circa un’ora, in cui recuperare approfonditamente le materie solitamente protagoniste delle prove scritte. Dario Andriuolo, studente del Pacinotti, è stato accolto dalla fidanzata dopo l’uscita dall’esame e ha potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo, dopo mesi di grande tensione. "È stato un po’ strano vivere l’esame così, ma devo dire che i professori ci sono venuti incontro, pensavo potesse essere molto più difficile – ammette Andriuolo. – Il giorno prima dell’orale, eccezionalmente, mi sono ritrovato con un amico a studiare un’intera giornata insieme, ma mi ero preparato completamente da solo fino a quel momento". Daniele Andreoni, altro studente dello stesso plesso, rivive il suo orale: "E’ stata una lunga ora di colloquio, iniziata dalla tesina sull’alternanza scuola-lavoro. Io avevo fatto uno stage presso un’agenzia assicurativa oltre ad altre attività vissute assieme alla classe. Ora vorrei solo staccare la spina e andare al mare".

Alessio Martelli, studente del liceo scientifico Buonarroti, ha riconosciuto il valore storico di un anno vissuto tra mille punti interrogativi: "Alla fine di tutto possiamo dire ‘io c’ero’. Essersi buttati in un mondo così diverso all’inizio spaventa, c’erano periodi in cui le videolezioni non erano il massimo della praticità. Dover studiare da soli, spesso senza confrontarsi, è stata dura, perché è venuta a mancare la collettività, ma alla fine è andato tutto bene – racconta Martelli. – Adesso mi riposerò e andrò in Sardegna".

Felice e sorridente Margherita Nannipieri, accolta festante dai compagni di classe dopo il suo orale al liceo scientifico ‘Ulisse Dini’: "Ero stata travolta dal panico, poiché avevo saputo solo due giorni fa che avrei dovuto sostenere l’orale il primo giorno, poi è subentrata la razionalizzazione e mi sono resa conto che l’esame poteva essere gestibile senza troppo intoppi. Alla fine è stato anche divertente, anche se è stato molto difficile concentrarsi e studiare in queste condizioni". Kevin Mesiti, dopo l’orale al ‘Pacinotti’, guarda avanti: "Per ora non sto pensando alle vacanze, ma all’università voglio fare economia. Questo esame è stata una bella esperienza, non ho avuto tempo di pensare all’emergenza che abbiamo vissuto. I professori mi hanno messo a mio agio".