Ogni libro ha un valore, racconta una storia, rappresenta un momento storico. Lo racconta Laura de Cesare, che ha donato parte dell’immenso patrimonio librario del padre, Lodovico De Cesare, storico ed appassionato di lettura, alla biblioteca dell’istituto comprensivo Renato Fucini: circa 400 volumi, che arricchiranno di storia i ragazzi che ne potranno fare uso. "Il lavoro di catalogazione, necessario per la donazione, è stato lungo e laborioso- racconta la De Cesare- ha impiegato a tempo pieno me e la mia famiglia, in particolare i miei figli Valerio e Alice. Mi sono trovata di fronte un numero impressionante di volumi, circa 13 mila, raccolti negli anni da mio padre, e non avendo uno spazio adeguato per conservarli, tutti mi consigliavano di buttarli, ma io credo che un libro sia un valore, una testimonianza, e che questa debba essere trasmessa". La scelta della scuola è stata suggerita a Laura dal figlio, ex alunno della docente Silvia Paganelli, oggi impegnata nella sistemazione dei volumi, insieme alla responsabile della biblioteca Cristina Lastri e alle docenti Maria Sofia Rebessi e Teresa Milone.
"Dopo il periodo del covid ci sembrava importante tornare ad apprezzare il rapporto diretto con il libro- ci spiega il dirigente dell’istituto Alessandro Bonsignori- abbiamo rimesso in piedi la biblioteca della scuola e il servizio di prestito, per riavvicinare i ragazzi al rapporto diretto con questi preziosi strumenti di conoscenza". La biblioteca della scuola oggi è allestita in una stanza che fino a poco tempo fa era una specie di grande ripostiglio, ripulita e messa in funzione grazie al lavoro congiunto delle insegnanti, che collaborano ogni giorno per far funzionare al meglio il luogo che rappresenta uno stimolo sempre nuovo per i ragazzi a ricercare le informazioni e arricchire le loro conoscenze. "Sono nata e cresciuta tra i libri- racconta Laura De Cesare- quando mio padre è venuto a mancare lo scorso marzo, mi sono immersa in una realtà che gli apparteneva, che è un po’ l’anima di entrambi i miei genitori, permettendomi di conoscerli meglio, da un punto di vista nuovo". Forse ciò che ci salverà dalla perdita del contatto con la lettura, nell’era tecnologica, dove basta premere un tasto per raggiungere ogni tipo di informazione, è proprio quella raccontata oggi in questa scuola: dietro ad ogni libro c’è l’anima di chi lo ha scritto, di chi lo ha sfogliato, conservato, regalato, trasmesso agli altri: un patrimonio che ha un anima propria.
Alessandra Alderigi