Disco verde al bilancio 2024-2026: "Niente tasse in più, servizi mantenuti

CALCI Disco verde, nella seduta di giovedì 28 dicembre, al bilancio di previsione 2024-26 del Comune di Calci. "Unrisultato - commenta...

Disco verde al bilancio 2024-2026: "Niente tasse in più, servizi mantenuti

Disco verde al bilancio 2024-2026: "Niente tasse in più, servizi mantenuti

Disco verde, nella seduta di giovedì 28 dicembre, al bilancio di previsione 2024-26 del Comune di Calci. "Unrisultato - commenta il sindaco Massimiliano Ghimenti - ottenuto grazie all’impegno degli uffici comunali e alla presenza degli amministratori che, pur nel pieno del periodo delle feste, hanno garantito il numero legale. A tutti va il nostro grazie". Un bilancio chiuso con più difficoltà rispetto al passato per effetto dei tagli previsti dal Governo su trasferimenti ai Comuni, azzeramento del fondo nazionale “contributo affitti”, lo stop ai rimborsi per il caro energie e carburanti, ai rinnovi contrattuali dei dipendenti e al contributo statale per le “piccole opere” che garantiva circa 70mila euro annui al Comune per manutenzioni sul territorio. "Siamo riusciti comunque a non introdurre nuove tasse e a non aumentare le aliquot4, mantenendo tutti gli aiuti sociali previsti, oltre alla spesa in tutte le priorità dell’amministrazione: il sociale e socio-sanitario, scuola e istruzione, promozione e cura del territorio, ambiente e associazioni. Abbiamo dovuto impiegare una quota crescente di oneri di urbanizzazione per garantire stabilità alla parte corrente della spesa".

"Gestire un bilancio - prosegue Ghimenti - è un po’ come gestire i conti in famiglia. A meno che non si sia milionari, e Calci purtroppo non lo è, bisogna far delle scelte. Noi abbiamo fatto il necessario per salvaguardare i servizi e le priorità senza, come si dice in gergo, mettere le mani in tasca ai cittadini. Ma siamo costretti ad informare i cittadini che le misure del Governo Meloni ci preoccupano, faranno mancare moltissime risorse al territorio. I calcesani devono sapere che, come certifica la Corte dei Conti e al netto degli errori dei Governi precedenti (spesso lamentati dal Governo attuale), sarebbe stato sufficiente non finanziare il ponte sullo stretto di Messina per evitare i tagli che colpiranno il nostro territorio e le altre comunità".