"Darsena Europa, Pisa lasciata sola"

L’assessore Bedini: "L’impatto sarà devastante. Studio ignorato"

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"Il Comune di Pisa è stato lasciati completamente solo". La Darsena Europa di Livorno entra nel vivo, con la fase di gara (la pubblicazione del bando nell’albo dell’Autorità di sistema portuale del Nord Tirreno è prevista da oggi), e per ora nessuno ha voluto prendere in considerazione lo studio scientifico – commissionato da Palazzo Gambacorti con le proprie risorse – che accerta e conferma gli effetti negativi sul litorale pisano. "Siamo arrabbiati, molto arrabbiati" tuona l’assessore all’ambiente Filippo Bedini. "Trovo questo atteggiamento di tutti i soggetti coinvolti nell’operazione sconcertante, imbarazzante, incomprensibile e anche indisponente" aggiunge annunciando un’altra novità. Un passo ulteriore: la richiesta di inserimento nel bilancio preventivo di ulteriori 40mila euro per proseguire anche con la fase tre dello studio. "Dati importanti che testimoniamo le criticità nei primi due chilometri a nord dello Scolmatore. Indagine che abbiamo giù a disposizione da tempo, ma che nessuno ci ha chiesto. Noi continiamo a fare la nostra parte e, nelle sedi in cui saremo chiamati, baseremo le nostre posizioni proprio sull’analisi scientifica. Ma l’impressione è che sarà difficile trovare accoglienza a braccia aperte ...".

Ma che l’impatto da questa parte della costa ci sarà è evidente. E il tempo stringe. "L’unico strumento di compensazione citato da chi ha trionfalmente annunciato l’avvio della gara è stato un tot di metri cubi di sabbia proveniente dal dragaggio da destinare alla costa pisana. Ma di quale tipologia di sabbia stiamo parlando? Quanta? In che misure potrà essere ripartita? Mi chiedo come si possa affermare questo senza uno studio. Le opere di compensazione devono essere quelle giuste, non si può sbagliare. E’ grave che nessuno abbia compartecipato allo studio e non si sia usato il necessario scrupolo per arrivare ad essere sicuri che, in ogni caso, la maxi-opera non porterà effetti e conseguenze gravi per noi".

La fase 1 dello studio ’pisano’ (condotto da una società specializzata di Genova) "ha permesso di circoscrivere – spiega Bedini – il tratto di litorale che, molto probabilmente, sarà interessato dall’impatto della realizzazione delle nuove opere della Piattaforma Europa, sulla base dei dati esistenti e di dati meteomarini pluri-annuali (41 anni di dati da database), validati e aggiornati. L’erosione del litorale sabbioso in questione è aggravata tra l’altro da un fatto contingente, ovvero il deficit di apporto sedimentario del fiume Arno che - ormai da molti decenni - è la principale causa delle dinamiche erosive e di demolizione deltizia in atto". Poi è scattata la fase 2 che si concluderà a marzo: "Sarà definito il budget sedimentario effettivo e verrà così simulata l’evoluzione della linea di riva nel tratto Scolmatore-Tirrenia nel medio e lungo termine. Da qui si arriverà a stabilire l’evoluzione della linea di riva nel tratto Scolmatore-Tirrenia sulla base dello stato di progetto della Darsena Europa: una simulazione che farà da base per individuare le possibili tipologie di intervento necessarie per la mitigazione e il ripristino della stabilità del litorale, individuando tutte le aree di arretramento". Ultimo tassello: la simulazione della linea di riva in varie configurazioni a fronte di un’eventuale operazione di ripascimento. Una mole di informazioni-chiave che rischiano di rimanere lettera morta: "Possibile che il futuro del litorale pisano interessi solo a noi?".

Francesca Bianchi