
Dal dolore alla solidarietà. E’ il percorso che in tanti anni ha fatto una famiglia insieme alla città. A 15 anni dalla scomparsa del maggiore Nicola Ciardelli in un attentato in Iraq torna, dopo l’interruzione dello scorso anno per la pandemia, la Giornata che riassume i suoi valori. Non c’è più lui a diffonderli ma esiste un’associazione a suo nome che si occupa di tutte le vittime delle guerre, in particolare dei bambini. Ed è proprio a loro che il progetto si rivolge con percorsi studiati per le scuole. "La Nazione", con la giornalista Antonia Casini, in questi giorni ha accolto virtualmente 10 classi di vari istituti cittadini parlando di libertà di stampa e di correttezza dell’informazione. E anche ieri, anniversario della scomparsa di Ciardelli, molte classi sono state impegnate nei percorsi dedicati alla Costituzione con interventi di Saulle Panizza, professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Pisa e Valeria Raglianti dell’ufficio scolastico provinciale che ha dato supporto a questa iniziativa. Il patrocinio è stato concesso anche dal Comune con il sindaco di Pisa Michele Conti che ieri ha ricordato come l’associazione Nicola Ciardelli onlus sia riuscita a "trasformare il dolore per la perdita di un nostro concittadino, in occasione per richiamare i giovani studenti delle scuole pisane a un momento di riflessione, di crescita e di coesione riflettendo sulla Carta Costituzionale, pilastro fondamentale della nostra Repubblica", ha aggiunto il primo cittadino presente alla cerimonia dell’alzabandiera in Ponte di Mezzo insieme alla professoressa Paola Pisani Paganelli, presidente della giuria del concorso dedicato e alla presidente della onlus, l’avvocato Federica Ciardelli, sorella di Nicola. "Dialogo" e "condivisione" sono state le sue parole.
Poi ha raccontato quanto è nato da "un evento molto triste, la morte di un giovane uomo" che ha dato vita a "progetti di aiuto in paesi lontani e meno fortunati e alla Giornata con voi, che è qualcosa di straordinariamente bello, che unisce e fa da collante alla città intera". Il messaggio è profondo. "Questo deve esortarci a non arrenderci mai di fronte alle difficoltà". E infatti, proprio causa pandemia (l’iniziativa si è svolta interamente da remoto) "abbiamo potuto raggiungere scuole lontane che non avevano mai partecipato all’evento". L’altra riflessione è sulla inclusione. "Diritti, libertà, pace e solidarietà. Nella Giornata si ritrovano tutte le realtà cittadine, molto spesso diverse tra loro, che collaborano e trovano un punto di congiunzione tra loro".
Agli studenti è arrivato anche il saluto del presidente del consiglio comunale Alessandro Gennai che ha definito il 27 aprile come "un appuntamento radicato in tutta la nostra comunità e non solo. Un’occasione importante per affrontare temi fondamentali come quello della solidarietà, della cittadinanza attiva e molto altro ancora".