
Il perchè sta tutto in questa frase: "Non c’è una volta che entro in spiaggia al mattino prestissimo e mi girano le scatole. Mi sveglio contento". La scelta di Cesare Santilli si è ‘consumata’ cinquesei anni fa. Un destino che sembrava ‘scritto’, il suo: avvocato, come il padre, lo zio e - oggi - anche il fratello. Una famiglia di laureati: "Pure mia nonna, laureata in Lettere". Per lui diploma al liceo Buonarroti e poi - senza troppo pensare a possibili alternative - iscrizione alla facoltà di Giurisprudenza. Un percorso accompagnato in parallelo da una grande passione: il mare. Ed è verso quella rotta che la sua vita ha preso poi il largo. Cesare Santilli, 45 anni, da avvocato a bagnino. Con consapevolezza e soddisfazione. "E’ andata così - racconta - pur senza voglia, un giorno ho deciso di riprovare lo scritto per l’esame di abilitazione, lo avrebbe fatto anche mio fratello, saremmo stati accanto di banco. Mi piaceva l’idea. E questa volta l’ho passato! La mia fidanzata di allora mi ha convinse a tentare anche l’orale, mi sono messo sotto per due mesi. Ma alla fine sono stato bocciato. La mia scelta era già nell’aria da tempo, ho continuato per un po’ in studio ma sapevo già che era vicino il momento di cambiare. Il lavoro era poco, per sbarcare il lunario avrei dovuto buttarmi di più sul commerciale e non è mai stata la mia aspirazione... Insomma, ho detto basta. Superando la paura di deludere la mia famiglia, la stessa che mi aveva fatto iscrivere a Giurisprudenza senza guardarmi dentro". Perchè l’importante - secondo Cesare - è proprio "essere sinceri con se stessi". Prima la Scuola di Surf (con tutti i brevetti del caso) poi la richiesta di sostituire per una settimana il bagnino del Marechiaro di Forte dei Marmi. Quest’anno lavora sulla spiaggia del Dalmazia. "Voglio chiarire: io avevo una casa di famiglia in Versilia e le spalle diciamo coperte. So perfettamente che molti non hanno la possibilità di scegliere, se avessi dovuto mettere insieme il pranzo con la cena o mantenere dei figli probabilmente sarei rimasto dov’ero". Ma la sua vita desso è fare il bagnino: "Non è una passeggiata: tantissime ore al giorno. Si parte a marzo-aprile con le manutenzioni, si finisce a ottobre. La sera però c’è quella sana stanchezza che è impagabile. Quando provavo a fare l’avvocato invece la notte non dormivo...".
Francesca Bianchi