"Il cortisone utile anche contro le varianti del Covid"

Roberta Ricciardi, responsabile del percorso Miastenia in Aoup: "Su 7500 pazienti in cura da noi solo 150 hanno preso il Covid"

La dottoressa Roberta Ricciardi

La dottoressa Roberta Ricciardi

Pisa, 27 dicembre 2021 - È stata tra le prime ad intuire l’utilità del cortisone per ridurre le complicanze da Covid-19. È Roberta Ricciardi, responsabile del Percorso miastenia inserito in Neurologia e in Chirurgia Toracica dell’Aoup. Dottoressa, a che punto siamo con l’integrazione del cortisone nei trattamenti dei pazienti con il Covid-19? "Oggi possiamo dire che il Desametasone è ormai diventato uno standard nel trattamento dei pazienti di Covid-19 nella fase critica della malattia. Ormai lo dicono anche nelle linee guida della medicina nazionale e non solo". Fu lei la prima a parlare dell’importanza del farmaco agli inizi della pandemia. Come ebbe questa intuizione? "Occupandomi di miastenia da tanti anni, ho sempre trattato i pazienti con il cortisone per il controllo della loro malattia neuromuscolare autoimmune. Con l’arrivo del Covid mi accorsi subito, sui nostri pazienti in terapia cortisonica per la miastenia, che avevano, nella maggior parte dei casi, forme più lievi di malattia. Anche un incremento immediato della terapia cortisonica di base era determinante nella risoluzione di questo imprevisto problema aggiuntivo. In seguito, fu fatto uno studio ad Oxford che dimostrava l’efficienza del Desametasone nel Covid, prima che diventasse uno degli importanti presidi terapeutici utili soprattutto nelle fasi critiche della malattia anche proprio per i non vaccinati". A distanza di un anno e mezzo diamo un po’ di cifre, quali sono i risultati tra i suoi pazienti? "Su circa 7500 pazienti miastenici da noi seguiti, di Covid-19 se ne sono ammalati circa 150. Solo chi aveva smesso di assumere cortisone, o lo aveva sostituito con immunosoppressori, ha avuto problemi più gravi e ci sono state solo tra questi pazienti due dolorose perdite". La variante Omicron e il cortisone, ci sono già risultati? "Il problema del Covid è che nasce quasi sempre con una iperinfiammazione che rappresenta il primo stadio di questa malattia. Finora con le diverse varianti del Covid il vaccino è sempre determinante ma spesso anche il cortisone è stato utile. Nella medicina si impara e si apprende di giorno in giorno anche sul campo. Vedremo cosa ci insegnerà la variante Omicron, la cui contagiosità è molto forte anche se le manifestazioni cliniche sembrano più modeste nella maggior parte dei casi". Quanto è importante il vaccino e come si relaziona il cortisone? "Tutti si devono vaccinare ovviamente, a parte gli allergici e gli intolleranti per le loro particolari patologie che potrebbero essere più indifesi e meno protetti. Anche in questi casi particolari ci viene in aiuto il cortisone, che può fornirci una protezione importante in specifiche complicate situazioni". Cosa vede per il futuro? "Arriveranno nuove varianti, ma c’è molta imprevedibilità all’orizzonte per cui la medicina deve farsi trovare sempre pronta. Nonostante la variabilità e l’evoluzione del virus anche i vaccini per fortuna si evolvono di pari passo e sono in preparazione varianti vaccinali sempre migliori e più protettive per tutti". Michele Bufalino