
Covid a scuola
Pisa, 14 settembre 2021 - C’è chi si alza alle 5 per andare a lavorare come cameriere e spera di mettersi in proprio, e chi, come il rappresentante di classe della quarta A, frequenta il serale del Matteotti per passione: ama la cucina. Una super classe, la sua. Per ora con 44 studenti. "Ho 52 anni e sono fortunato, sono laureato in Ingegneria, ho conseguito un dottorato e ho già il mio impiego (sono quadro in un’azienda fiorentina nel settore della tecnologia dell’informazione) – spiega Gabriele Granieri – ma ci sono compagni che frequentano per necessità, stranieri che hanno difficoltà a seguire le lezioni in italiano, figuriamoci con così tante persone. E poi ne facciamo una questione di sicurezza. Un esempio: al lavoro, in ufficio, siamo in due con mascherina... poi la sera, mi ritrovo con altre 43 persone, più l’insegnante in un’unica stanza. Come fa un solo docente a stare dietro a così tanti studenti? Temo che ci saranno molti abbandoni. Io stesso valuterò".
"Per il nostro corso serale – ci aveva già spiegato il dirigente scolastico professor Salvatore Caruso – le iscrizioni si chiudono a ottobre, ma le classi in organico di diritto sono state formate a marzo. E ora ci troviamo con 22 studenti più 22 in una sola classe, vale a dire 44. E’ stata scritta una lettera di protesta sia all’Ufficio scolastico regionale che a quello provinciale". "L’organico – aveva precisato il preside – è stato assegnato sulla base di un dato ipotetico non conforme alla realtà".
Ed eccola la lettera-appello firmata dai due rappresentanti. "Alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico abbiamo appreso che, contrariamente a quanto è sempre avvenuto negli anni passati, non sono state concesse le due quarte (a indirizzo alberghiero e indirizzo economico), bensì una sola quarta articolata". Il "disappunto".
"L’unione delle due classi risulterebbe deleteria da tutti i punti di vista: snatura un percorso già avviato da anni; non è facile formare il gruppo classe in un serale, e una simile alterazione rischia di vanificare i progressi compiuti". Inoltre, "nelle materie comuni l’accorpamento determina un gruppo che, stante alle iscrizioni attuali, si aggira sulle quaranta unità, numero assolutamente ingestibile, soprattutto in un serale, dove le esigenze di personalizzazione dei percorsi sono fortissime (a causa della eterogeneità degli iscritti) e i numeri contenuti sono l’unica garanzia contro il rischio della dispersione e di un rinnovato fallimento. Rende particolarmente difficile la gestione nelle materie che per quanto di area comune, hanno una torsione specifica — soprattutto per inglese i programmi sono completamente diversi, ed è impossibile organizzare il lavoro su una classe composta da due gruppi che di fatto seguono due programmi diversi".
Non ultimo, il fattore Covid. "Accorpare le due classi significa venire meno a qualsiasi principio di sicurezza e prevenzione".