
Svetlana e il compagno in un momento spensierato
Pisa, 4 aprile 2020 - Ha consegnato la torta, che ha fatto preparare dalla cugina, ai nonni, attraverso il cancello, e lo ha salutato da lontano. Poi, in auto verso Cisanello. Per un altro turno infinito. Svetlana è infermiera nel reparto Covid. Ieri, era il compleanno del suo primogenito, sette candeline spente a casa dei nonni.
La donna ha scritto un post per lui che ha commosso la rete: l’abbiamo contattata perché raccontasse la sua storia che è quella di molti altri professionisti impegnati in questa lotta durissima. "Buon compleanno amore mio!!! Sono qui con le lacrime agli occhi perché, per via del mio lavoro non sei con me... sono tanti giorni che non ti vedo e mi manchi da morire... Prima o poi arriverà il giorno che potrò abbracciarti forte forte e riempirti di baci!!! Ti amo!!! Sei un bimbo speciale", si sfoga su facebook.
Il piccolo frequenta la prima elementare e da circa due settimane, da quando Svetlana, originaria della Bielorussia ma da tanti anni in Italia, è stata assegnata al reparto in prima linea contro il virus, sta con i nonni, a tutela di tutti. Lei, invece, continua a vivere con il compagno, Gabriele Migliaccio (e la loro figlioletta di 3 anni e mezzo), un piccolo imprenditore che, come molti altri, ha dovuto fermare la produzione. "Stiamo in casa con le mascherine. E cerchiamo di mantenere le distanze, ma sono orgoglioso di lei". "I primi giorni sono stati emotivamente duri. Adesso, cerco di non pensare e concentrarmi sul lavoro – afferma l’infermiera - Dobbiamo essere forti e attivi nonostante il dolore dentrio e i lividi provocati dall’attrezzatura specifica. Molti dei miei colleghi hanno preferito trasferirsi nelle foresterie. Io, a casa, dormo per conto mio, cerco di non abbracciare mio marito e la mia bimba. E spero che vada davvero tutto bene. Il nostro gruppo - spiega - è molto unito. Voglio ringraziare tutto lo staff di Cisanello, chi fa le pulizie, gli oss... è vero che i parenti non possono stare accanto ai loro malati, ma, almeno, hanno persone che si prendono cura dei loro cari". Ci parla della sua scelta difficile personale. "Ho lasciato mio figlio dai nonni, ce lo portavo, già prima, quando ero in un reparto ‘normale’ ed entravo al mattino o al pomeriggio. Ho affidato momentaneamente il bimbo a loro (anche per salvaguardarli): hanno il giardino e so che lì sta benissimo".
Da anni è nel nostro paese. E nel suo, come si sta affrontando questa emergenza? "Proprio stamani (ieri per chi legge) ho sentito i miei parenti. I casi ci sono, ma non è dato sapere quanta verità viene detta". A noi italiani Svetlana chiede di "rispettare le regole, avere tanta pazienza; a tutti piace andare a correre o uscire, ma pensiamo che si possono fare danni a noi, ai nostri familiari e ad altre persone. Tuteliamo i nostri anziani". © RIPRODUZIONE RISERVATA