Tetyana e Sergey, coppia ucraina apre un negozio: "Anche per aiutare i parenti al freddo"

Pisa, il negozio in via Piave: "Speriamo che la guerra finisca presto"

Pisa, 27 novembre 2022 - E’ molto più di una scommessa. E’ la voglia di lavorare per aiutare chi è sotto le bombe, al gelo e si aggrappa a una speranza. Quella di un futuro migliore, in primis senza l’incubo di una guerra che tutti ripudiano. Tetyana Lazunina e il suo compagno Sergey Solovey vivono a Pisa da 11 anni, perfettamente integrati. In Ucraina hanno parenti strettissimi che da mesi sono nell’incubo del conflitto. L’ancora di salvezza può essere l’apertura di un’attività che permetta di vivere chi è a Pisa ma dia anche certezze e sostegno a chi è sotto le bombe o chi è fuggito perché è donna.

"Da pochi giorni – spiega Tetyana – io e il mio compagno abbiamo aperto un’attività ,‘Infissi e serramenti’ in via Piave 62 vicino allo stadio. Si tratta della vendita di infissi in pvc e alluminio. Io curo l’aspetto amministrativo e burocratico, il mio compagno si occupa del montaggio. Ci hanno detto che siamo pazzi perché con la crisi che c’è le attività chiudono. Ma noi scommettiamo su noi stessi per dare una speranza ai nostri cari in difficoltà. Mio figlio è in casa al freddo e senza elettricità, sua moglie che è mia nuora con due bambini e il resto delle donne di famiglie si è rifugiata in Polonia. Lavorare qui per aiutare loro è un dovere".

Le preoccupazioni per l’inizio della nuova attività si sommano all’incubo per la situazione Ucraina che sta evolvendo in peggio con l’arrivo dell’inverno vero. "Dormiamo poco la notte perché pensiamo ai nostri cari e al nostro Paese. La rispondenza della gente in questi primi giorni è incoraggiante. Il nostro materiale in vendita è di qualità e la gente ci è vicino anche perché in molti sanno quale sia la nostra situazione familiare". Sia Tetyana che Sergey hanno cambiato il loro lavoro per dare una svolta a una vita profondamente sconvolta dalla guerra.

"Io organizzavo eventi - spiega Lazunina – il mio compagno realizzava ristrutturazioni edilizie. Il Covid ha penalizzato soprattutto la mia attività. Anche l’Italia risente della guerra e speriamo che questo incubo finisca presto". La coppia ucraina vorrebbe trovare sotto l’albero di Natale un regalo che avrebbe un valore immenso. "Sogniamo la fine della guerra, il nostro Paese che riparte ma con noi tutta l’Europa. Ora per noi è difficile anche inviare aiuti sia monetari che in solido. Abbiamo inviato con dei convogli speciali generatori per la produzione di energìa elettrica. Mio figlio e anche quello di Sergey dicono che la situazione sta diventando insostenibile e che non si sa quanto potranno resistere. In questa corsa contro il tempo anche noi da Pisa, dove noi viviamo con grande piacere, vogliamo dare il nostro contributo. Ci auguriamo che la gente ci sia vicina".