
Copenaghen versus Pisa: una questione culturale I buoni e i cattivi esempi, il nostro reportage
Pedoni che camminano sopra la pista ciclabile, macchine (nella foto un’auto sul marciapiede-pista) e motorini parcheggiati dove non dovrebbero, monopattini che intralciano il passaggio: questo è ciò che un ragazzo deve affrontare andando a scuola in bici a Pisa. Ciò non accadrebbe a Copenaghen. Come mai? Copenaghen offre tutto il sostegno necessario per favorire l’uso della bici. Per esempio all’interno delle aziende c’è la possibilità di cambiarsi e di fare la doccia appena arrivati con la bici, ci sono strade dedicate unicamente al passaggio di biciclette e viene data una buona istruzione ai bambini già da quando sono piccoli che riguarda l’utilizzo delle due ruote.
A Pisa, invece, la scarsità di infrastrutture e la mancanza del rispetto delle regole verso i veicoli o i pedoni non permettono al ciclista di viaggiare in sicurezza. Inoltre il furto di bici, l’attraversamento dei ponti molto trafficati e la paura del maltempo scoraggia gli abitanti. C’è da dire che, anche se Copenaghen è più grande e meno avvantaggiata dal punto di vista del clima, è più avanti di Pisa.
Ciò che potremmo cambiare è la cura da parte dei cittadini e del Comune: ad esempio l’aggiunta di infrastrutture ciclopedonali più ampie e lunghe per una città più ecologica.