
Per il triennio 2023-2026, infatti, il progetto vedrà ancora lavorare fianco a fianco lo stesso raggruppamento che ha gestito "Pronto Badanti" nel 2022-2023, composto da Misericordia di Navacchio, Patronato delle Acli provinciali di Pisa e cooperativa sociale Paim, con la prima come soggetto capofila. Attorno a loro una rete ancora più vasta e capillare che copre tutto il territorio della Zona Pisana e include, oltra al call center di Esculapio, le Misericordie di Pisa, Vecchiano, Vicopisano, Calci, Cascina, Latignano, Crespina e Cenaia, la Caritas diocesana e il Comitato Croce Rossa di Pisa, la cooperativa sociale Arnera, l’Uisp di Pisa e le Misericordie Pisane e La Rosa Amara di Cascina. L’intervento è per raggiungere le persone che per la prima volta si confrontano con le fragilità tipiche della terza età. La prima verifica viene fatta dall’operatore del numero unico. Se la persona che chiama ha i requisiti richiesti per essere preso in carico dal progetto, parte la segnalazione ai referenti territoriali i quali, a loro volta, mettono in moto la macchina organizzativa per entrare in contatto e, se possibile, visitare l’anziano nei successivi due giorni: nell’arco di poche ore un operatore sociale competente – il cosiddetto "case manager" - prende contatto con la famiglia per un primo colloquio telefonico diretto a far emergere i bisogni più evidenti e fissando un appuntamento con la persona e i congiunti. La visita domiciliare è il momento cruciale di dell’intervento. C’è ache la possibilità di aprire un libretto di famiglia intestato all’anziano con 300 euro, da destinare alla retribuzione di una lavoratrice di cura per l’immediata necessità.
M.B.