Con Bonaccini per far tornare grande il Pd

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Mario

Iannella*

Domenica mattina Stefano Bonaccini ha scelto simbolicamente di annunciare la sua candidatura a segretario nazionale del Pd a Campogalliano, il luogo dove è iniziato il suo impegno politico. Serve ritrovare un’identità del Pd immediatamente riconoscibile per i cittadini, capace di declinarsi in proposte, azioni, idee che incidano concretamente nel mondo che ci circonda. Il congresso sarà solo il primo passo per far tornare a essere il Pd un grande partito popolare a vocazione maggioritaria, casa delle culture riformiste e progressiste e perno di un centrosinistra che rappresenti ideali e valori alternativi alla destra e in grado di batterla alle prossime elezioni. Una società migliore che deve essere costruita attraverso un nuovo patto tra le forze politiche, sociali ed economiche per una crescita inclusiva e sostenibile, da un punto di vista sociale e ambientale. Un partito riformista si costruisce intorno al concetto di sviluppo sostenibile, in cui lavoro e ambiente non si collocano come antagonisti, ma marciano insieme per creare nuove opportunità di lavoro e benessere. Un partito riformista non anima le contraddizioni della società, ma cerca di colmare le distanze e aumentare le possibilità, le capacità di inseguire i propri sogni e vedere riconosciuti i meriti e i bisogni di ogni cittadino. Dopo la sconfitta, finalmente si è avviato il percorso di rigenerazione del Pd. Essere a Campogalliano, domenica, mi ha permesso di ritrovare quell’idea della "tenda" aperta a tutti i contributi della società e ampia, capace di includere quel pluralismo che è la base su cui il partito è stato costituito. C’è tanta strada davanti e ci aspetta un gran lavoro, a cominciare dalla capacità di accogliere e mettersi a disposizione di tutti quanti nelle prossime settimane vorranno contribuire a questo processo.

*Membro della direzione regionale del Pd