"Chirugia cresce, ma mancano gli infermieri"

Il plauso della Cgil per l’aumento del numero di operazioni effettuate nell’ospedale grazie alla scelta di renderlo Covid free

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Una lettera che la Fp della Cgil ha inviato alla direttrice generale della Asl Nord Ovest Maria Letizia Casani per mettere a fuoco la carenza di organico infermieristico nelle sale operatorie dell’ospedale di Volterra, con sette infermieri in turno la mattina, a fronte di un notevole aumento degli interventi chirurgici. "In primis – esordisce Mario Di Maio, segretario Fp Cgil Pisa – vogliamo riconoscere la buona espansione delle attività chirurgiche, sia numerica che qualitativa, che da tempo auspicavamo nel riaffermare l’importanza della ripresa delle stesse per rilanciare l’ospedale Santa Maria Maddalena. Questo risultato può essere ancora implementato, ma è bene ricordare alcuni punti dirimenti".

Le sale operatorie dell’ospedale cittadino hanno visto implementare le casistiche: operazioni al seno, fratture del setto nasale, complessi interventi ortopedici per le protesi, aumento degli interventi laparoscopici. Ma la mole in crescita del lavoro nelle sale operatorie ricade su una pianta organica non sufficiente, secondo il sindacato. "Siamo soddisfatti dell’aumento delle attività chirurgiche – riprende Di Maio – Volterra, essendo ospedale Covid free, imprime indubbiamente più fiducia nei pazienti, agevolando certi percorsi. Ma in questo momento pesano le criticità nell’organico di personale infermieristico afferente al blocco operatorio dell’ospedale. Riteniamo che adesso sia necessario rivalutare nel suo complesso la dotazione organica degli infermieri afferenti alle sale operatorie, non più congrua rispetto ai carichi di lavoro. La carenza di dotazioni è evidente anche se confrontata con il numero medio di infermieri per ogni sala operatoria della stessa Asl Nord Ovest. E’ necessario tenere di conto, nel calcolo della dotazione, le limitazioni e le certificazioni indicate dal medico competente come le norme che comportano assenze per l’assistenza ai familiari e attività di coordinamento e sostituzioni in altri servizi come l’endoscopia".

Tirando le somme, "l’organizzazione del blocco operatorio che ad oggi vede presenti la mattina 7 infermieri non è più idonea rispetto al carico di lavoro svolto e se ne richiede una verifica per adeguarlo – è la richiesta della Fp Cgil - chiediamo un incontro per comprendere meglio come si intenda ottemperare a queste difficoltà, nell’obbiettivo di garantire e conciliare il buon mantenimento delle attività del blocco operatorio di Volterra ed i diritti dei lavoratori in riferimento alle condizioni dettate dal contratto e dalla normativa vigente".

Ilenia Pistolesi