REDAZIONE PISA

"Che il 1° maggio non diventi la festa dei disoccupati"

"Che il primo maggio sia di riflessione sulla reale situazione del mondo del lavoro al fine di maturare maggiore consapevolezza nelle battaglie a difesa dei diritti dei lavoratori" sostiene Roberto Sbragia di Vecchiano Civica. "Un pensiero – prosegue – va a coloro i quali il primo maggio servirà solo a ricordare che sono sottoccupati, senza lavoro o in cassa integrazione. Mentre il mondo del lavoro attende di conoscere gli effetti di lunga durata su pandemia, guerra e crisi energetica, non dimentichiamoci di chi oggi il lavoro non ce l’ha e fatica ad arrivare alla fine del mese e di quanto dolore e quante ingiustizie hanno subito i lavoratori del nostro Paese. Il primo maggio sia sempre la festa dei lavoratori, il giorno per eccellenza in cui le donne e gli uomini nel mondo del lavoro si fermeranno nel ricordo del suo significato simbolico".