
C’è chi non ha nulla e trova degli angeli che lo curano. E c’è chi le prestazioni le avrebbe ma le rifiuta. Per i primi, Daniele Livio Gallea, responsabile del gruppo Cisom Pisa (Corpo italiano di soccorso dell’ordine di Malta), sta cercando medici e infermieri volontari per l’Ambulatorio etico (un progetto Cisom con il supporto della Società della salute) che si trova, al momento, all’interno della Stazione di San Rossore nella sede di Binariozero.
Livio, sulla brochure si parla di povertà sanitaria.
"L’unica arma che abbiamo per combatterla è l’assistenza gratuita per i nostri fratelli che stanno in strada".
Di quali figure avete bisogno?
"Medici di ogni ordine e grado: specializzandi, medici di famiglia, specializzati in qualsiasi materia, e infermieri, saranno accolti a braccia aperte".
L’impegno?
"Piccolo. L’ambulatorio è aperto attualmente una volta a settimana dalle 15 alle 18. Se aderissero in molti, toccherebbe un turno ogni tanto. Un attimo da dare a chi ne ha più bisogno".
Tanti, in ospedale, lo fanno già.
"Certo. Ma qui avrebbero la possibilità di dedicare la propria professione a chi non ha accesso alle cure primarie".
Avete adesso maggiore necessità?
"Molti sanitari sono più impegnati rispetto a prima per il Covid, alcuni specializzandi sono diventati strutturati. Altri si sono dovuti spostare".
Un grande gesto di generosità.
"Oggi era il compleanno di Doretta Maccherini, eppure è venuta all’ambulatorio. Lei lavora al pronto soccorso di Pontedera, ha terminato il turno alle 15 e, dopo poco, è scappata a curare chi ha necessità".
Di che cosa c’è bisogno?
"Le Farmacie comunali ci fanno ogni anno una donazione importante. Ma i soldi per acquistare farmaci o dispositivi medici servono sempre. Le spese sono sostenute da noi. Ringraziamo tutte le persone di buona volontà che possono fare donazioni. E’ utilissima anche la rete che c’è tra i medici. Gli esami del sangue li facciamo fare alla Lam e la diagnostica di primo grado allo studio Busoni. Anzi, a questo proposito, desidero ringraziare di cuore la signora Patrizia che trova sempre un posto per tutti".
Eppure ci sono persone che rifiutano le cure in questo periodo.
"La gente non si rende conto di che cosa significhi avere la tessera sanitaria. E’ un grande privilegio. C’è chi non ha il medico di base. E soffre. Tutto, con il dolore diventa più difficile".
Antonia Casini