
Centro sportivo "lontani i permessi": "Nessuna richiesta di costruire"
di Michele Bufalino
Mentre i primi lavori di manutenzione straordinaria per la gradinata dell’Arena Garibaldi saranno ultimati prima della prossima partita casalinga del Pisa Sporting Club prevista per il 25 novembre, sembra siano ancora lontani i permessi a costruire per il centro sportivo della società nerazzurra che dovrebbe sorgere a Gagno, denominato Pisa Training Centre. Ora è Pierluigi D’Amico de La Città Ecologica a informare sulla situazione, dopo aver chiesto al Comune chiarimento sullo stato dell’arte. "Abbiamo fatto formale richiesta di accesso agli atti al Comune di Pisa - dichiara D’Amico, interpellato dalla redazione -, chiedendo che ci fosse fornita copia degli atti successivi all’approvazione della Variante relativa al centro sportivo del Pisa Sporting Club". Nello specifico La Città Ecologica aveva chiesto tre cose: "Il piano attuativo previsto dalla variante e presentato dal Pisa, relativo all’atto di approvazione da parte dell’amministrazione - prosegue D’Amico -. Quindi il documento di Vas sul piano attuativo e il relativo atto di approvazione da parte dell’amministrazione comunale e ancora il testo della convenzione che regola i rapporti tra Comune e Pisa e relativo atto di approvazione da parte dell’amministrazione comunale". Verso la fine di ottobre, è pervenuta la risposta alle richieste de La Città Ecologica che ribadiva quando detto un mese prima a una richiesta simile da parte di Ciccio Auletta capogruppo di Diritti in Comune. Il consigliere di opposizione infatti aveva dichiarato come, alla luce dei documenti da lui richiesti in Comune, gli annunci fatti dalla società fossero "pura propaganda, dato che mancano tutti i documenti. Non è stata depositata neppure la richiesta di permesso a costruire". Successivamente era stato personalmente il direttore generale del Pisa Sporting Club Giovanni Corrado a rispondere, confermando che il Pisa è sempre al lavoro per il centro sportivo: "Qual è il problema? Sono polemiche sterili, sono state fatte le pulci alle parole di mio padre. Lascio parlare chi vuole parlare, noi ci limitiamo a fare".
Secondo Pierluigi D’Amico è ancora necessario un passaggio fondamentale: "è necessario sottoporre il Piano Attuativo a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per approfondire l’impatto ambientale dell’intervento in primo luogo sull’inquinamento atmosferico ed acustico e sulla mobilità nell’area - spiega D’Amico -. Non c’è agli atti del Comune nessuno dei documenti da noi richiesti. Speriamo che si sia in tempo per fermarsi e garantire la realizzazione di quel parco urbano pubblico a verde ed archeologico che la Variante approvata ha cancellato".