Cavalcavia di Sant’Ermete: si ritira la ditta. Dopo due anni, torna tutto in alto mare

Lavori cavalcavia Sant'Ermete a Pisa bloccati: azienda vincitrice rinuncia, altre in valutazione. Incertezza su tempi e costi.

Cavalcavia di Sant’Ermete: si ritira la ditta. Dopo due anni, torna tutto in alto mare

Cavalcavia di Sant’Ermete: si ritira la ditta. Dopo due anni, torna tutto in alto mare

I lavoratori del nuovo cavalcavia di Sant’Ermete sono ancora in lato mare perché l’azienda che aveva vinto l’appalto da 3,2 milioni di euro, e che era stata raggiunta da alcune interdittive antimafia, nel gennaio scorso ha rinunciato al contratto, costringendo l’amministrazione a interpellare le aziende che nella gara ad evidenza pubblica si erano classificate dal secondo al quarto posto. Tuttavia anche in questo caso non si è potuto dare il via all’aggiudicazione definitiva perché vi sono ancora valutazioni da fare. Lo si è appreso ieri in consiglio comunale dal vicesindaco con delega ai lavori pubblici, Raffaele Latrofa, che ha risposto a un question time del capogruppo di Diritti in comune, Ciccio Auletta. "Il Consorzio stabile Research Scarl di Salerno - ha spiegato il consigliere comunale - si era aggiudicato i lavori nell’aprile del 2022, poi era stato oggetto di un’interdittiva antimafia da parte della prefettura di Salerno, poi sospesa dal Tar nel giugno del 2023 in quanto, secondo i giudici, ‘il contagio mafioso ha sicuramente coinvolto alcune società del Consorzio, ma non ne ha minato l’intero contesto strutturale’, però nel febbraio del 2023, quindi prima che il Comune gli affidasse i lavori, sulla base di un’inchiesta della Procura di Napoli, erano scattate tre interdittive a carico di alcune imprese del consorzio, accompagnate da alcuni arresti".

Alla fine il Consorzio ha deciso di ritirarsi e di non firmare il contratto comunicandolo nello scorso mesi di gennaio all’amministrazione comunale.

"Così il Comune - ha proseguito Auletta - ha interpellato, soltanto a metà marzo, le aziende classificate in graduatoria dalla seconda alla quarta chiedendo la disponibilità al subentro, ma agli stessi prezzi del 2018. A rispondere positivamente è stata solo la quarta classificata, ma proprio oggi la seconda in classifica ha scritto al Comune contro l’esito di questa procedura di interpello senza però ancora esplicitare le proprie obiezioni. Il dato politico è che a distanza di 2 anni ad oggi non si sa ancora chi farà i lavori e quante saranno le ulteriori risorse aggiuntive per questa opera importantissima e necessaria, attesa da molti anni dagli abitanti del quartiere e non solo".

gab mas.