Un calvario evitabile per un banale intervento di cataratta. è quanto denuncia A.P, di Cascina che racconta l’odissea per l’intervento di cataratta, a cui si stava preparando da mesi e che - con preavviso di pochi giorni – gli è stato spostato di quattro mesi (da novembre a febbario 2024). "Dopo varie volte che mi presentavo di persona al Cup, una bella mattina è avvenuto ‘il miracolo’ – racconta – : c’è posto il 23 novembre. Ero contento, finalmente dopo visite oculistiche, colliri, farmaci aveva l’appuntamento per l’intervento chirurgico". Tutto a lieto fine? No, affatto. "Tre o quattro giorni prima della data del sospirato intervento, mi arriva una telefonata: l’intervento mi è stato spostato al 22 febbraio 2024. Chiedo il motivo e mi dicono che le sale operatorie sono chiuse per lavori. Non mi resta che prenderne atto". Il signor A.P. perde la pazienza anche perché non è la prima volta che lo stesso incoccia in situazioni di ritardi e di spostamenti di visite o interventi, e quindi dichiara: "Questo ospedale che doveva essere un fiore all’occhiello per Pisa, è diventato un monumento al capitale. Si costruisce, si costruisce, si fanno palazzoni e reparti nuovi ma nelle strutture costruite mancano: infermieri, dottori, operatori socio sanitari e quant’altro per farli funzionare davvero. Bisogna che tutti quegli edifici funzionino e per farli funzionare ci vogliono quei ‘particolari inquilini’ che sono i medici e gli infermieri". "Quando dalla Regione vengono a tagliare nastri, inaugurando distretti sanitari di nuova costruzione, non si accorge che manca il personale per farli funzionare? – chiosa il nostro lettore – . Se non si prendono i necessari provvedimenti si va nel baratro, noi pazienti stiamo diventando impazienti, il costo della vita è sempre più caro, non ci si può neanche curare. Quello che molti cittadini e pazienti subiscono è peggio di una guerra perché si muore lentamente spesso senza poter neppure accedere alle cure che in molti casi rimangono un miraggio o c’è da lottare per poterci accedere".
Cronaca"Cataratta, mesi di attesa. Poi il rinvio last minute..."