"Casse e bonghi in Vettovaglie fino alle 4"

La denuncia di Di Vetta: "Pronti a querele individuali contro gli incivili". Espulso uno dei presunti autori della spedizione punitiva

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Nel centro storico, ormai il caos notturno regna sovrano non solo nel week end in senso stretto, bensì inizia il giovedì sera con bonghi e casse acustiche per concertini tanto improvvisati quanto molesti. Questa volta a segnalare il fenomeno dilagante della malamovida è il gruppo Vendesi Vettovaglie.

Cosa è successo giovedì sera in piazza delle Vettovaglie?

Risponde Giuseppe Di Vetta ispiratore del gruppo Vendesi Vettovaglie. "Giovedì notte, a partire dalle 23 e sino alle 3:45 inoltrate di venerdì, in Piazza delle Vettovaglie, si è svolto un lungo concerto di bonghi, accompagnato da una cassa (una base) a bassa frequenza, così potente da essere udita sino da Borgo Stretto".

Come avete reagito?

"Come al solito. Diversi residenti hanno presto contattato il 113 ma c’è stato un solo intervento, evidentemente inefficace. Probabilmente la volante intervenuta avrà suggerito ai concertisti di fare più piano".

Anche perché di fronte a centinaia di giovani "sopra le righe", una pattuglia può fare poco. Dopo cosa è successo?

"Il silenzio, come era scontato attendersi, è durato poco meno di dieci minuti e subito la performance è ripresa, anzi è ripresa più gagliarda di prima. Come fosse una sfida sfrontata".

Avete insistito per un altro intervento delle forze dell’ordine?

"Certo. Non abbiamo altre armi. Chi abita nei pressi della Piazza ha nuovamente contattato le forze dell’ordine ma non ci sono stati ulteriori interventi".

A che ora è finito il caos?

"Intorno alle 4 di notte, esaurite le note, la cassa è stata spenta e i bonghi hanno taciuto; spettatori e musicanti si sono allora riversati nelle vie di Borgo, ululando e gridando, letteralmente ululando, evidentemente in preda a sostanze stupefacenti o, come ancora più probabile, all’alcol. La notte dei residenti è finita così con gli ululati surreali".

Il centro storico dunque è divenuto il luna park di giovani pisani e dell’interland cittadino assieme a studenti fuori sede che se ne fregano delle regole di civile convivenza. Un mix di alcol e droghe incontrollabile. Come è possibile tollerare tutto ciò?

"Questa è la vera domanda. Ed è la domanda che noi facciamo sempre e rimane lettera morta e cioè, come è possibile tollerare che interi spazi del centro, da Vettovaglie a Cavalieri è così via, siano in balia degli incivili? Chiediamo nuovamente al prefetto e al questore di dare immediate disposizioni di servizio per intervenire efficacemente in queste situazioni, procedendo all’identificazione e al sequestro. I cittadini sono pronti a presentare querele individuali contro gli incivili della notte, una volta che siano stati identificati". Giovedì sera, inoltre, in via della Foglia, è stato segnalato dai cittadini un accoltellamento (con ferite superficiali, per fortuna), tra giovani tunisini.

Un altro episodio aveva, poi, giustamente, preoccupato residenti e commercianti: la spedizione punitiva di un gruppetto di origini tunisine verso i gestori del kebab di viale Gramsci con successiva sfilata della banda con mazze in mano in corso Italia. La polizia ha organizzato controlli straordinari in zona Stazione, gli agenti delle Volanti della Questura in collaborazione con la polfer di Pisa hanno fermato ed espulso un pregiudicato di origini tunisine conosciuto per i numerosi reati commessi a Pisa. L’uomo, T.M. di 30 anni, è considerato uno dei referenti per lo spaccio nel quartiere. E ci sono sospetti che possa essere anche coinvolto nei fatti accaduti, appunto, la sera del 23 febbraio. Scortato da personale della Questura e della Ferroviaria ha raggiunto il Centro per i rimpatri di Torino.

Carlo Venturini