"Campano d’oro", nobel pisano. Premiata ambasciatrice a Kabul

Il prestigioso riconoscimento assegnato a Natalia Quintavalle, diplomatica italiana in Afghanistan. Nata a Pietrasanta e laureata nell’ateneo pisano in Scienze Politiche nel 1981 è costretta a lavorare a Doha.

Il "Campano d’Oro 2023", edizione numero 73, è stato assegnato quest’anno a Natalia Quintavalle, ambasciatrice italiana in Afghanistan. La consegna avverrà in Sapienza giovedì 30 novembre. Lo ha deciso il consiglio direttivo di Alap (Associazione laureati ateneo pisano) che ogni anno promuove questa iniziativa in accordo con il Magnifico Rettore. Per l’impraticabilità operativa a Kabul, la premiata svolge oggi il suo lavoro dalla sede di Doha, in Qatar.

Nata a Pietrasanta, laureata, come ogni premiato, nell’ateneo pisano in Scienze Politiche nel 1981, Natalia Quintavalle entrò al Ministero degli Affari Esteri nel 1985. Numerose le sedi nella sua ormai lunga carriera diplomatica fin dalla prima nomina di console a Tolosa. Quindi Riad (Arabia Saudita) e New York oltre a vari incarichi ministeriali. Dal 2019 è stata ispettrice generale del Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale e dallo scorso anno è ambasciatrice a Kabul.

Istituito nel 1971, il “Campano d’Oro” è considerato il “piccolo Nobel pisano” in considerazione dei nomi eccellenti che lo hanno ottenuto negli anni. Merita ricordare, fra gli altri, Guido Carli, Carlo Azeglio Ciampi, Carlo Rubbia, Giuliano Amato, Antonio Cassese, Andrea Bocelli, Franco Gabrielli (all’epoca, il 1917, Capo della Polizia). Tutte queste personalità sono idealmente legate all’ateneo pisano dal motto che è alla base dell’atto costitutivo di Alap e che fu vergata dal giornalista Beppe Pegolotti :”Semo fratelli, s’è studiato a Pisa”. E’ del tutto evidente che non è facile legare anche sentimentalmente studenti di regioni lontane alla tradizione tutta pisana dell’ateneo a lungo legata al “campano” che richiamava all’inizio delle lezioni. Basti pensare che gli iscritti all’università di Pisa nel 1937 erano 1600 e oggi sfiorano i 60 mila. Ed è perciò tanto più encomiabile l’azione di Alap che cerca di conservare e diffondere questa tradizione.

Nella lunga serie di premiati con il Campano d’Oro Natalia Quintavalle è per il terzo anno consecutivo una donna dopo Manuela Roncella e Maria Grazia Carrozza. Alap (presidente dell’associazione è Paolo Ghezzi) è un dunque un coraggioso sodalizio che riunisce tutti coloro che, dopo aver studiato a Pisa, desiderano conservare un filiale ricordo dell’Alma Mater Studiorum e di Pisa universitaria. Anche se il tempo ha dilatato di molto la platea universitaria, Alap continua ad adoperarsi per mantenere i collegamenti tra quanti, attivi nel mondo delle istituzioni, delle professioni, dell’industria e della ricerca vogliono conservare un vivo e duraturo rapporto con la città.

Renzo Castelli