Pisa perde un'eccellenza, i De Bondt a Perugia

I maestri del cioccolato lasciano la città

I De Bondt a Perugia

I De Bondt a Perugia

Pisa, 11 ottobre 2016 - Pisa perde una delle sue eccellenze più rinomate. Una perdita amara per una «fabbrica» che più dolce non si può: la cioccolateria De Bondt trasloca a Perugia. Un’avventura tutta nuova per Paul De Bondt e Cecilia Iacobelli, mano e mente di tavolette e praline che hanno collezionato premi nel mondo. Un altro marchio storico - a Pisa da oltre 20 anni - che se ne va. Era il novembre del 1993 quando i De Bondt aprirono il loro quartier generale in città e già nel 1994 le loro creazioni scavalcarono i confini nazionali, conquistando il riconoscimento della guida The Chocolate Companion, che lo piazzò fra le migliori 15 cioccolaterie del mondo. Oggi l’addio per raccogliere una sfida davvero golosa, lanciata da Eugenio Guarducci, patron di «Eurochocolat»: realizzare nel centro storico perugino una ‘fabbrica’ di cioccolato artigianale.

«Salutiamo Pisa, ovviamente, con tanto dispiacere, anche per i clienti che lasciamo e che non ci troveranno più al nostro posto... ma non manca, come è logico che sia, l’entusiasmo per quello che ci aspetta – ammette Cecilia Iacobelli – Pisa avrebbe potuto fare di più per trattenerci? Forse sì... Perugia ci ha coinvolto in un progetto che ci valorizza al massimo e avevamo avuto una richiesta molto bella e concreta anche dal Piemonte, oltre a vari contatti con l’estero. Da Pisa non ha mai chiamato nessuno per proporci qualcosa...». Neppure negli ultimi tempi quando Cecilia e Paul -, lui olandese toscanizzato per amore, lei designer -, avevano deciso, scontando un po’ di stanchezza, di prendersi una pausa dal cioccolato lanciandosi in varie esperienze di ristorazione per le quali Paul aveva recuperato uno dei suoi primi mestieri: quello di cuoco. Fino a quando la passione per la cioccolata non è tornata a bussare alle loro porte. Nei 23 anni tutti pisani De Bondt ha cambiato varie volte casa, senza mai smettere di deliziare il palato e soprattutto senza mai abbandonare i pisani: prima Corte San Domenico, il laboratorio a Visignano (Cascina), il punto vendita il lungarno Pacinotti aperto nel 2013 (anno in cui, per la terza volta consecutivamente, De Bondt ha vinto due «Tavolette d’oro» della Compagnia del cioccolato) e infine il breve periodo trascorso in via San Martino 82 (in origine battezzata ‘Casa De Bondt”), nella sala da tè e cioccolateria che avrebbe dovuto unire produzione e vendita in un unico locale e che ha cambiato ‘insegna’ a Pasqua 2016.

L’attaccamento alla città non è mai mancato, la conferma arriva anche dai prodotti: nel 2012 i due maestri del cioccolato sfornarono la ‘tavoletta pisana’, fondente con caramello e pinoli del parco di San Rossore. E adesso? Per gustare le delizie di De Bondt sotto la Torre, forse, una possibilità ancora c’è. Con tutta probabilità - ma Cecilia Iacobelli non è ancora in grado di confermarlo al 100% - il ciccolato De Bondt comparirà sugli scaffali di «Chocostore», il franchising firmato Eurochocolate che si trova in Corso Italia.