"Suggerire a manager e imprenditori uno stile di vita sano con una particolare attenzione allo stato di salute del cuore". Con questo obiettivo si è svolto ieri nell’auditorium dell’Unione industriale pisana l’evento dal titolo "Wellness 2024 - Salute, benessere e stili di vita" promosso dalla presidente di Federmanager Pisa Cinzia Giachetti, che ha fatto gli onori di casa, in collaborazione con Uip e Fondazione Monasterio. Ospite d’onore il campione del mondo Marco Tardelli, presidente della Fondazione Luigi Donato per Monasterio. Dopo il saluto iniziale del presidente dell’Uip, Andrea Madonna, la parola è passata a Marco Torre, direttore generale di Monasterio, che ha sottolineato come "la caratteristica principale della Fondazione sia il legame indissolubile tra cura e ricerca". L’incontro è poi entrato nel vivo con l’intervento di Beatrice Dal Pino, referente del centro regionale dislipidemie ereditarie. "Per prevenire le malattie e vivere più a lungo - ha spiegato - è necessario adottare un’alimentazione varia e bilanciata, fare attività fisica e imparare a gestire lo stress". Il consiglio è di "bere un litro e mezzo d’acqua fuori dai pasti, ridurre il consumo di sale non superando i quattro grammi giornalieri, prediligere cereali integrali, frutta e verdura di stagione. Bisogna limitare, invece a un consumo occasionale, gli alimenti che si trovano in cima alla classica piramide alimentare, come salumi, carne grassa e dolci". Niente fumo e almeno trenta minuti di attività aerobica al giorno sono altri due punti fondamentali di un codice di comportamento corretto. In più, aggiunge Dal Pino: "Bisogna fare attenzione al colesterolo, killer silenzioso, misurando il proprio profilo lipidico almeno una volta nella vita".
E’ intervenuta anche Roberta Poletti, cardiologa e responsabile dell’attività ambulatoriale Monasterio, che ha aperto una riflessione sulla scarsa rappresentazione della donna in medicina, "ancora un emisfero sommerso, perché tradizionalmente gli studi si sono occupati degli uomini". "Solo il 31% delle donne - ha spiegato - presenta i sintomi classici di ischemia e questo rende più difficile la diagnosi. La menopausa precoce è uno dei principali fattori di rischio". Ha sottolineato l’importanza della prevenzione anche Michele Emdin, direttore del dipartimento cardiotoracico della Monasterio, che ha spiegato come "in quest’ottica sia fondamentale la cooperazione tra medici specialisti e generalisti per poter garantire al cittadino-paziente una continuità di cura e promuovere le campagne di screening".
Stefania Tavella