"Battente idraulico". L’incognita che rischia di far lievitare i costi

La società nerazzurra del Pisa sta completando la documentazione per il centro sportivo. L'investimento previsto è di 30 milioni di euro, ma dipende dall'altezza del terreno. La decisione finale è attesa entro aprile, con il coinvolgimento del Genio civile e dell'autorità di bacino.

E adesso cosa manca, come documentazione da integrare, per andare avanti con l’iter del centro sportivo? E a quanto ammonterà l’investimento della società nerazzurra? Nei prossimi giorni la società provvederà intanto a depositare le due integrazioni che si riferiscono ad aspetti già inseriti nel piano attuativo, relativamente alla viabilità, ma anche ad un’opera pubblica. Il Pisa infatti, di concerto con il Comune, in un più ampio spettro di collaborazione, si è messo a disposizione per portare a scomputo degli oneri di costruzione alcune opere pubbliche, comunque esterne al centro sportivo stesso. C’è poi un terzo aspetto da chiarire, ma non dipenderà dal Pisa ed è relativo al "battente idraulico".

Il via libera dovrà arrivare dal Genio civile e dall’autorità di bacino, un ente terzo. Questo aspetto è strettamente necessario per la società nerazzurra per capire a quale altezza costruire, di fatto, il centro sportivo. Inizialmente l’investimento previsto da parte della società nerazzurra si aggirava tra i 18 e i 24 milioni di euro per l’area di Gagno prima del Covid, mentre è stato previsto a budget attualmente ad una cifra di 30milioni, ma per un’area di 120 mila metri quadrati può cambiare molto se l’altezza è inferiore o superiore a un metro, ad esempio. Bisognerà aspettare una specifica relazione commissionata dal dirigente del Comune di Pisa Daisy Ricci, su intesa con la società nerazzurra, all’ingegnere Stefano Pagliara. La risposta è attesa presumibilmente entro la prima settimana di aprile, secondo quanto emerge da Palazzo Gambacorti, ma anche informalmente dagli uffici di via Cesare Battisti, sede nerazzurra. Solo a quel punto arriveranno le risposte del Genio civile e dell’autorità di bacino. Da questo punto di vista la società è quindi ‘appesa’, ma si è già mossa, avendo già già predisposto e inviato un progetto su una base d’altezza ragionevole per il battente idraulico, di modo tale che eventualmente, sarà possibile apportare eventuali integrazioni minime, quando arriveranno risposte dagli enti terzi sopra menzionati. Una volta che lo studio sarà approvato, se non ci saranno osservazioni, si potrà andare all’approvazione in giunta comunale. Altrimenti i tempi si allungheranno ancora e si potrebbe andare anche ad autunno 2024.

Michele Bufalino