"Al segretario del Pd, Andrea Ferrante, che i prima di esprimersi sul progetto della base vuole valutare le carte manderò io il verbale della riunione di Roma: non c’è più tempo, perché è già stato deciso tutto o quasi, quindi non resta che la mobilitazione della cittadinanza. Altro che base diffusa, sarà quasi tutta al Cisam (alloggi e strutture operative, logistiche e addestratore di Gis e Tuscania), cioè nel parco, fatta eccezione per l’autodromo a Pontedera". Il capogruppo di Diritti in comune, Ciccio Auletta, attacca il centrosinistra e il centrodestra per "le bugie che raccontano nel tentativo di edulcorare il patto c trasversalmente siglato a favore di una economia di guerra e di un’ulteriore militarizzazione del territorio". E lo fa consegnando alla stampa il verbale sottoscritto lo scorso 6 settembre a Roma dagli enti locali e dai vertici militare "da noi ottenuto con un semplice accesso agli atti e in cui si dice chiaramente che è stato illustrato dal commissario straordinario, Massimo Sessa, incaricato di realizzare la base, lo studio di prefattibilità tecnica: fatti di grandissima rilevanza che però sono stati omessi in questi giorni". Il primo, dice Auletta, "riguarda le tempistiche per i primi pronunciamenti sul progetto: entro il 18 settembre dovrà essere acquisito il parere del Comitato del Parco,’evidente e inaccettabile accelerazione su una decisione cosi dirimente, saltando qualsiasi confronto democratico dentro le articolazioni stesse del Parco e nei consigli comunali, partire dal fatto che a dire no all’ipotesi di Ospedaletto non è una istituzione ma l’Aci". Per Auletta "è inaccettabile anche la farsa delle compensazioni perché il grande annuncio sul recupero degli edifici dismessi a Coltano si scontra con una realtà diversa che emerge dal verbale: le strutture destinate a presunti ‘fini museali ed educativi’, non saranno gestite da adeguati soggetti civili, ma dall’Arma dei carabinieri, e in secondo luogo, non ci sono fondi per questi interventi e si dice che devono ancora essere quantificate le spese e il canale dal quale reperire le risorse necessarie: Smentita anche la tesi del consumo di suolo zero: si costruiranno nuovi edifici, non necessariamente dove erano i precedenti, si legge che cercheranno di limitare ‘il più possibile’ il consumo di suolo: senza una parola sui costi connessi a questa nuova proposta progettuale".
Gab. Mas.
