di Antonia Casini
Sono a migliaia in tutta la provincia, molte, ancora, lavorano al nero. Ma il lockdown di marzo e aprile ha fatto emergere diverse situazioni sia per il bonus governativo, sia perché per uscire era obbligatoria l’autocertificazione. "Molti rapporti, almeno in quel periodo, sono stati regolarizzati", spiegano i sindacati.
Incontro domanda-offerta. La Cisl ha uno sportello dedicato in via Corridoni 36, telefono 050-518111. "E’ una sorta di serbatoio per le famiglie, una banca dati con i curricula, lettere di referenze", spiega Giovanni Adinolfi, direttore Caf Cisl di Pisa. "Con le scuole chiuse e i nonni che non possono più dare il supporto di prima, sono cresciute le richieste. Noi gestiamo la contabilità alle famiglie: solo per quanto riguarda le baby sitter, una cinquantina di contratti (500 per il lavoro domestico), anche se l’attività principale riguarda l’assistenza alla terza età con le badanti".
Lavoro nero. "Purtroppo – prosegue Adinolfi - sulle tate c’è ancora molto lavoro non regolare. Si scontrano due esigenze: il lavoratore, che a volte percepisce il reddito di cittadinanza o di emrgenza, non vuole perdere il bonus, il datore cerca di risparmiare sui contributi. Stiamo sensibilizzando tutti sulle conseguenze. Un importante impulso è stato durante il lockdown con i voucher".
Il contratto nazionale. "La novità del contratto nazionale collettivo, con decorrenza dal primo ottobre 2020, prevede una qualifica specifica per baby sitter che è Bsuper, sono maggiorazioni riconosciute a chi presta l’attività in favore di uno o più bambini al di sotto dei sei anni", racconta l’operatrice dedicata (Caf Cisl) Silvia Rondon. "L’altra riguarda l’assistente familiare-educatore formato con progetti educativi elaborati da professionisti sulla disabilità psichica o i disturbi dell’apprendimento. Si tratta di personale qualificato. Definito Dsuper".
La paura del contagio. "E’ un mondo ancora sotto traccia. Un cambio di passo - riflette Simone Fulghesu (Acli): si è avuto con i congedi Covid e voucher, attraverso biglietti famiglia si è dato una veste ad alcuni di questi rapporti di prestazioni occasionali. Ma si è verificato anche il contrario. I datori di lavoratori a domicilio assunti non si sentivano più di avere in casa altre persone per il rischio contagio e hanno chiuso i rapporti". Il centralino per gli sportelli Acli Mondo colf si trova in via Francesco Da Buti n 20 e in via di Cisanello 168 (più le sedi zonali Santa Croce, Pontedera, San Miniato, Cascina, Navacchio, Castelfranco e Ponsacco) 050913120 [email protected]
I costi. La grande maggioranza è a ore. Si va da un minimo di 6, 13 euro, la Bsuper ha diritto a 0,70 euro in più per ogni bambino sotto i 6 anni. La Dsuper guadagna 8,22 euro l’ora. Ci sono poi i contributi che si pagano a gennaio, aprile, luglio e ottobre.
Mascherina. "Non essendo, per lo più, conviventi, hanno l’obbligho di indossarla. Il datore non deve (ma è consigliato che lo faccia) fornire il dispositivo", aggiunge Federica Ferrari.
L’identikit. Sono per la maggior parte italiane, poche le straniere. Per lo più studentesse, ma ci sono anche tate adulte.