Da quanto pratica orienteering?
"Nel 2006 il mio primo percorso è stato la prova pratica del corso per guida ambientale escursionistica, un’esperienza ansiogena ma una bella scoperta".
Cosa ne pensa?
"Nel laboratorio didattico in San Rossore orienteering e materie si combinano in attività divertenti per i ragazzi. È bello vederli contenti, entusiasti, coinvolti a imparare con gioia, tutti, perché è un gioco inclusivo, il percorso è adattabile e i ragazzi con disabilità sono coinvolti".
Quale ambiente consiglia?
"Per i pochi punti di riferimento quello naturale è stimolante, richiede impegno e dà benessere, si respira aria pulita e camminare sul terreno fa bene alla postura. Si impara a comportarci nella natura: tono di voce basso, stare in gruppo, aspettarsi, rispettare l’ambiente per la sicurezza ed il piacere di tutti".
L’orienteering è utile alla vita quotidiana?
"Molto, perché richiede e migliora movimento, attenzione e concentrazione. È praticabile al di là della competitività, in famiglia, con gruppi misti, un percorso formativo che unisce e avvicina più generazioni. E ora proviamo!"