Arno e Scolmatore Le acque più inquinate "Situazione peggiorata rispetto ad un anno fa"

Le analisi di Goletta Verde che ha effettuato i campionamenti alla foce del grande fiume e del canale. Il responsabile scientifico di Legambiente Pisa: "Depuratori inadeguati e scarichi illegali".

Arno e Scolmatore  Le acque più inquinate  "Situazione peggiorata  rispetto ad un anno fa"
Arno e Scolmatore Le acque più inquinate "Situazione peggiorata rispetto ad un anno fa"

Di "mare" in peggio. Peggiora e non poco la qualità del mare a Bocca d’Arno ed allo Scolmatore. Se l’anno scorso, la Goletta Verde di Legambiente aveva sentenziato che le acque in quei due punti erano "inquinate" quest’ anno, i campionamenti hanno sancito che le acque a Bocca d’Arno ed allo Scolmatore sono "Fortemente inquinate". Insomma, il nostro litorale è stretto a Nord ed a Sud da due hot spot fortemente inquinati. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai Km di costa di ogni regione. I campioni sono stati prelevati dai volontari e le volontarie di Goletta Verde tra il 19 e il 21 giugno. L’anno scorso il direttore di Legambiente Toscana Federico Gasperini aveva detto a La Nazione che "il periodo siccitoso gioca un ruolo non banale". Questo, l’anno scorso mentre ora non ci sono più scuse anche perché i prelievi sono stati fatti a giugno. "No non ci sono più scuse – dice Andrea Minutolo responsabile scientifico di Legambiente -. Quando c’è siccità è logico che le uniche acque che si immettono nei corpi idrici siano acque dei depuratori. Quest’anno però, aprile maggio e giugno non sono stai mesi siccitosi. Di acqua ce n’è ma l’inquinamento è aumentato". "La situazione fotografata evidenzia un peggioramento rispetto agli scorsi anni – dichiarano Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana assieme a Gasperini. I risultati delle analisi rilevano l’inadeguatezza dei depuratori nell’entroterra e sulla costa, e, fenomeno ancor più grave, il perdurare di circostanze puntuali di scarico di reflui illegali. Questa situazione è particolarmente evidente sul tratto settentrionale della costa toscana dove sarebbe necessario un potenziamento in termini di qualità e quantità dei nostri impianti. Inoltre, servirebbe un monitoraggio specifico per la verifica degli scarichi illegali.

L’obiettivo delle analisi di Goletta Verde è quello di andare ad individuare le criticità dovute ad una cattiva o assente depurazione dei reflui in specifici punti, come foci, canali e corsi d’acqua, principali veicoli con cui questo tipo di inquinamento arriva in mare. Per questo motivo, i campionamenti di Goletta Verde non si possono ne vogliono sostituire i dati ufficiali sulla balneabilità ma vanno ad integrare il lavoro svolto dalle autorità competenti. Sono i monitoraggi svolti da Arpa gli unici che determinano la balneabilità di un tratto di costa a seguito di ripetute analisi nel periodo estivo. I campionamenti sono stati effettuati dai volontari e le volontarie di Legambiente tra il 19 e il 21 giugno 2023. Ben 16 i campioni risultati fuori dai limiti di legge alle analisi microbiologiche effettuate da laboratori specializzati sul territorio: 12 punti sono stati giudicati fortemente inquinati, in quanto i campioni superano di più del doppio i limiti normativi considerati. Due di questi 12 punti fortemente inquinati sono proprio nel pisano o meglio a nord ed a sud cioè al confine con la zona marina labronica.

Carlo Venturini