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Arena, affidati i lavori per ripristinare l’intonaco. Dieci giorni di cantiere. Importo 32mila euro
Nel giro di due settimane il distacco d’intonaco c he ha determinato la limitazione della capienza dello stadio sarà completamente ripristinato. Il Comune ha infatti assegnato l’intervento di ripristino alla ditta Paolinelli costruzioni di San Giuliano Terme: serviranno quasi 32 mila euro e dieci giorni di lavori. Le risorse arrivano direttamente dall’avanzo di amministrazione e la ditta dovrà immediatamente partire con i lavori, una volta che le procedure di aggiudicazione saranno completate: la determina di aggiudicazione è comparsa ieri sull’Albo pretorio. Si tratta di un intervento che, tuttavia, da solo, non basta a riportare la capienza della gradinata ai livelli di prima. O almeno non è scontato che accada. In vista del prossimo match casalingo, infatti, la commissione provinciale di vigilanza si riunirà di nuovo per valutare lo stato dell’arte ma è già emerso nei giorni scorsi che l’orientamento condiviso degli enti sarebbe quello di aspettare la conclusione delle indagini diagnostiche che partiranno a breve su tutto l’impianto non appena sarà ufficializzato l’affidamento dell’incarico a un professionista esterno all’amministrazione. Quell’analisi è il vero spartiacque per immaginare il futuro prossimo dell’Arena in attesa che il club faccia o meno una mossa nella direzione, auspicata da molti a cominciare dal Comune, di un completo restyling dello stadio. Il sindaco, proprio sulle colonne de La Nazione, aveva anticipato la disponibilità a vendere lo stadio al club, che a sua volta ha fatto trapelare di essere interessato a valutare la proposta. Altri passaggi più o meno dirimenti non ce ne sono stati e i prossimi mesi saranno decisivi per capire che cosa succederà. Anche in virtù, appunto, della "radiografia" che nel frattempo è stata commissionata dall’amministrazione comunale: se lo stato di salute fosse tale da richiedere investimenti milionari è difficile ipotizzare che sia solo il Comune a mettere mano al portafoglio e senza un progetto futuribile (ma con tempi certi) di riqualificazione massiccia dello stadio il rischio di avere un impianto sempre meno all’altezza dei campionati professionistici nazionali è davvero dietro l’angolo. Magari anche con il pericolo di ulteriori tagli alla capienza per garantire maggiore sicurezza ai tifosi sugli spalti.
Gab. Mas.