Si chiamava "archivio Anconetani": uno schedario di ben 40mila giocatori, compilato usando una rete vastissima di persone fidate e competenti (gli antenati degli attuali osservatori) e aggiornato settimanalmente con i voti dei giornali sportivi di tutto il mondo. E’ così che è nato lo scouting, e Pisa ne è stata la culla grazie al fiuto e all’intelligenza calcistica di Romeo. Che a metà degli anni 60, da dirigente dell’Empoli, s’inventò la prevendita. E all’inizio del decennio successivo, prima di diventare il Presidentissimo, fu il più noto talent scout del calcio italiano. Allora era tutto tutto artigianale e cartaceo. Cambiano gli strumenti, non la logica: a Gagno, insomma, si guarda al futuro, per rinverdire il passato.
F.P.