Ansiolitici, luci e tv accese: "Proteggete i vostri animali. Ogni petardo è un trauma"

La progessoressa Angela Briganti, responsabile del pronto soccorso della clinica veterinaria di Unipi: "Se potete, non lasciateli soli. Soprattutto se cuccioli" .

Ansiolitici, luci e tv accese: "Proteggete i vostri animali. Ogni petardo è un trauma"

Ansiolitici, luci e tv accese: "Proteggete i vostri animali. Ogni petardo è un trauma"

Se i cani potessero dire la loro, sbotterebbero. I botti di capodanno sono un trauma per molti dei nostri cani che si manifesta con veri attacchi di panico. "Date loro ansiolitici sotto prescrizione medica. Non lasciateli soli soprattutto se cuccioli. Tenete luci accese, accesa la tv e musica in sottofondo. Lasciate a disposizionei i loro giochi e magari distraete il cane giocando". Sono solo alcuni degli accorgimenti che ci dà la professoressa Angela Briganti responsabile del pronto soccorso della clinica veterinaria di Unipi.

Cosa succede coi botti?

"Alcuni cani vanno in ansia. Un’ansia non controllabile dal cane stesso. È panico, è paura. In molti casi inizia ancor prima dello scoppio dei fuochi. Si manifesta già nel pomeriggio. I cani che sono rimasti traumatizzati da cuccioli dai fuochi hanno una sorta di premonizione. Percepiscono dall’albero di Natale, dai regali che è periodo di festa. Ma una festa non propriamente per loro perché si avvicina in qualche modo il giorno ‘fatidico’, quello del capodanno e loro hanno una sorta di premonizione perché ad esempio vedono i preparativi. Può succedere che già nel pomeriggio, alcuni cani manifestino quest’ansia facendo urina più frequentemente e non nei soliti luoghi".

Ci sono razze più ‘ansiose’ di altre?

"No. è questione di carattere, di indole. Può essere che siano stati lasciati da soli da cucciolo durante i botti di capodanno".

Quindi vanno tenuti con noi soprattutto l’ultimo dell’anno?

"Sì soprattutto se cuccioli. Immaginate che abbiano passato le vacanze natalizie sempre in famiglia, sempre coi padroni, con tanta gente in casa. Poi d’improvviso, vengono lasciati soli proprio quando hanno più bisogno. Soli e magari al buio".

Però non sempre è possibile portare ad esempio un pastore tedesco al cenone.

"Le razze più piccole sono avvantaggiate ovviamente. Se proprio non si può portare il cane, vanno presi accorgimenti perché se si traumatizzano una volta, quel trauma se lo portano dietro per anni o per sempre". Quindi che fare?

"Rivolgetevi al vostro veterinario che valuterà la somministrazione di ansiolitici. Funzionano e bene. Se dovete lasciarli a casa, accendete le luci, la tv, mettete magari della musica. Ricreate una parvenza di normale quotidianità. Sono accorgimenti, non la panacea del problema, i botti li sentono ugualmente ma l’ansia non sale a livelli vertiginosi".

Si può fare altro?

"Togliete da casa e dal giardino cose che possono far male e tenete accanto a loro solo i giochi soliti e le loro ciotole".

Vista la sua esperienza, cosa può dirci del giorno dopo?

"Il primo dell’anno, almeno il 5% dei cani che portano qui al pronto soccorso è traumatizzato. O ha ingoiato uno straccio o si è ferito cercando di scappare. E questa situazione va avanti per qualche giorno. Noi le chiamiamo ‘patologie da festa’ si vedano le problematiche gastrointestinali anche gravi per bocconcini di panettoni e cioccolato".

Altri animali che soffrono per il botto?

"I gatti reggono meglio lo stress. Per gli uccelli selvatici o da compagnia quel giorno può essere fatale".

Alcuni Comuni si astengono da fare fuochi d’artificio.

"Sì bene. è pur vero però che poi i fuochi li fanno i privati, nei condomini, in strada nei cortili e nelle piazze. Insomma cambia poco per i nostri animali".

Carlo Venturini