Alla Curtatone la centrale dei carabinieri

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Gianni

Ferdani*

Di questi giorni la notizia che il progetto per la nuova caserma dei Carabinieri di Pontedera ha subito un battuta d’arresto. èe il momento di avviare una diversa riflessione e lasciare spazio ad altre “suggestioni”. Fermo restando lo spostamento del capolinea dei bus in Via Brigate Partigiane, utile già di per se a riqualificare un’area urbana, lo spazio lasciato libero dall’attuale terminal potrebbe essere riconvertito in parco con nuove alberature che permettano, da un lato, la compensazione della produzione di co2 del traffico urbano, dall’altro essere fonte di abbassamento delle temperature (almeno di 23 gradi) in estate sull’area circostante facendo diventare più appetibile anche abitarvi. La rigenerazione urbana deve passare da nuovi spazi di verde pubblico al posto delle costruzioni, restituendo suolo alla collettività. E la caserma ? E’ un errore pensare a dislocare il presidio militare in zona stazione per arginare problemi di ordine pubblico, fenomeno non esclusivo della stazione; vedi villaggio scolastico o le vie del corso; quando avvengono fatti di cronaca che tendiamo a dimenticare e Pontedera sotto questo profilo non ha situazioni esplosive, solo fenomeni da arginare e attenzionare. Perché non recuperare un edificio storico, caro a tutta Pontedera, che deve essere ristrutturato per il pieno utilizzo; nell’ex scuola Curtatone e Montanara potrebbe sorgere la nuova sede del Carabinieri e altre funzioni sociali per la città. L’edificio è ampio,salve le caratteristiche architettoniche generali potrà essere ristrutturato per le esigenze dell’Arma, è davanti alla bella piazza delle celebrazioni ufficiali, porta il nome di un importante evento storico ed è baricentrico rispetto a tutte le zone della città e ha un ampio parcheggio ad uso esclusivo. Uno sforzo collettivo tra amministratori, forze politiche e sociali andrebbe fatto in questo senso.

*Sinistra Italiana Valdera-Valdicecina