REDAZIONE PISA

Al "Matteotti" tutti a tavola: nessuno escluso Un mix di cocktail, frullati e socialità a scuola

Ragazzi disabili e non imparano a preparare insieme caffè e spuntini estivi guidati dai docenti e dagli assistenti della Sds. "Funziona alla grande"

di Antonia Casini

Fragole, ghiaccio, un po’ di sciroppo di glucosio, ma soprattutto confronto e inclusione. Buona la bevanda estiva, un analcolico rinfrescante, forte il progetto che mette insieme studenti di età diverse, disabili e non. S’impara da tutti e stando insieme. E’ uno dei programmi attivati (con i pon) al "Matteotti" per "E la chiamano estate". "Sono stati avviati tre moduli e dal 28 giugno sono cominciati gli interventi di recupero e potenziamento", spiega il preside professor Salvatore Caruso. Per settembre, sono previsti accoglienza, rinforzo e potenziamento disciplinare, inclusione e supporto ai bisogni educativi speciali.

A raccontare le attività è il professor Francesco Romano, docente tecnico pratico (sala e vendita laboratorio) che si occupa all’interno dell’istituto alberghiero anche di bullismo e cyber-bullismo. "Tutto rientra nel piano scuola estate, contenitore di 3 progetti, due sono seguiti da me e dalle professoresse Rosa Mannavola e Tonia Gigliofiorito, docenti di sostegno, con le quali abbiamo pensato queste due misure nate per favorire l’inclusione. Abbiamo organizzato due gruppi con numeri considerevoli di ragazzi con disabilità e senza di classi diverse ed età differenti. Ci siamo accorti del grande valore per l’apprendimento (anche se questo è un obiettivo residuale), ma l’aspetto più importante e far stare tutti insieme".

Stesso principio per gli incontri online con la vicinissima Rsa di via Garibaldi. "Nonni e studenti si sono potuti vedere e hanno già interagito in videocollegamento e lo rifaranno lunedì e giovedì prossimi". Si impara a fare cocktail, frullati e flambé. Un percorso con l’assistenza specialistica della Società della salute". Ieri mattina, c’era la squadra completa con il dirigente scolastico, prof Caruso, i prof Romano, Gigliofiorito, Mannavola, l’assistente specialistico Elisa Felice, l’osservatrice del progetto Elisa Pupurnia, l’assistente Modiano Adam e l’assistente tecnico al banco Rosario Mammino. Il terzo progetto, che riguarda l’imprenditorialità, è con Gennaro Novelli, che si occupa di sala e bar, e il tutor Sandro Rovella.

Chi è un po’ timido, chi preoccuopato, come per tutte le prove, ma, alla fine, dietro al bancone, tutti seguono le indicazioni dei docenti e dei compagni di scuola. Valeria Battaglini e Michele Fantozzi (nella foto in alto a destra) preparano un cocktail con fragole ghiaccio, sciroppo di zucchero e succo di arancia. "È bello spiegare se sai qualcosa a chi non lo sa. Una bellissima esperienza, spero che possano farla altri miei compagni", dice Valeria che indica a Michele come scegliere e tagliare i frutti migliori per ottenere un ottimo gusto. "Mi diverto", commenta Michele. Jonathan Andreucci compone un frozen al kiwi con Kiwi fresco, ghiaccio, zucchero e succo di pompelmo. Jonathan è in quarta (indirizzo cucina). "Un’esperienza che mi aiuta a imparare un lavoro. Mi diverto e faccio conoscenze".

Si confezionano drink, si cucina, si parla. Enrico Marino mixa limone e fragole. "E’ stato facile?", gli chiediamo. "Sì", risponde lui mentre assaggia la sua creazione. Lance taglia a pezzetti una banana e poi la mette nel mix. "Mi piace la frutta", afferma mentre esegue. Qualcuno comunica in inglese con un compagno, qualcun altro dà consigli. I ragazzi e le ragazze sono tutti in divisa e con mascherina e non ci sono differenze. Si fanno le foto e si scherza perché dopo tanti, troppi mesi senza la scuola, c’è bisogno anche di questo.