Al fisico Bianchini una sovvenzione da un milione e mezzo di euro

Fiorentino, ricercatore a Pisa. Il progetto legato al tema dei bosoni

Lorenzo Bianchini

Lorenzo Bianchini

Pisa, 12 dicembre 2020 - L'European Research Council (Erc) ha assegnato un "Consolidator grant" (in pratica una sovvenzione per un progetto di ricerca) del valore oltre un milione e 600mila euro a Lorenzo Bianchini, ricercatore della sezione di Pisa dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e collaboratore di Guido Tonelli, docente di Fisica sperimentale all'Università di Pisa, e di Luigi Rolandi, docente della Scuola Normale di Pisa.

Lo rende noto l'ateneo pisano precisando che Bianchini si è aggiudicato il prestigioso finanziamento grazie al progetto 'Asimow', il cui principale obiettivo è lo sviluppo di una nuova metodologia di analisi dati e di tecniche di calibrazione del rivelatore Cms per una misura di precisione della massa del bosone W: Cms è uno dei quattro grandi esperimenti del Cern, che assieme ad Atlas ha permesso la scoperta del bosone di Higgs.

Per la realizzazione del progetto, è spiegato nella nota, "saranno utilizzati tutti i dati già raccolti durante il secondo ciclo di attività e quelli che saranno prodotti nel corso del prossimo, che è previsto iniziare nel 2022".

Bianchini, 35enne di Firenze, ha conseguito la laurea triennale in fisica all'Università di Firenze e ha poi proseguito gli studi come allievo dell'Università di Pisa e della Normale, ottenendo la licenza e la laurea magistrale in Fisica nel 2009. Ha conseguito il dottorato di ricerca all'Ecole Polytechnique nel 2012 con una tesi sulla ricerca del bosone di Higgs nella via di decadimento in una coppia di leptoni tau, lavoro che ha fornito un contribuito diretto alla scoperta della particella di Higgs da parte di Cms.

Il progetto 'Asymow' durerà cinque anni e ha l'obiettivo di realizzare una misura della massa del bosone di gauge W (mW) con una precisione senza precedenti per un singolo esperimento: inferiore, cioè, a 10 Megaelettronvolt. "La cifra del progetto - ha spiegato il ricercatore - è dunque quella di dare potere ai dati, permettendo così di superare quei colli di bottiglia che hanno finora limitato la precisione sperimentale di mW".