Adotta un sentiero, tra storia e ambiente

Convenzione tra Comune di Vecchiano, Wwf Alta Toscana e Associazione ricerche storico archeologiche per valorizzare gli itinerari romanici

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Camminanti sul sentiero dell’Anello di Vecchiano: il Comune ha rinnovato la convenzione ‘Adotta un sentiero‘.

Sviluppare e promuovere la diffusione di comportamenti di cura del territorio, coinvolgendo attivamente le associazioni locali nella realizzazione di azioni per la valorizzazione del patrimonio agricolo e per la gestione funzionale dei sentieri in modo da favorirne l’accessibilità escursionistica. Sono gli obiettivi di "Adotta un sentiero": la convenzione con le associazioni di volontariato WWF AltaToscana, l’Associazione Studi e Ricerche Storico archeologiche e il Comune di Vecchiano giunta alla sua seconda edizione.

"La convenzione nuovamente approvata dalla nostra giunta Comunale, e firmata per la prima volta nel 2018, con durata triennale, è destinata altessuto associativo ed ha al centro la rete sentieristica che attraversa le colline del nostro territorio, nello specifico si parla dei sentieri CAI, l’anello di Vecchiano sentiero 103 e il sentiero d’Oltreserchio, sentiero 00, inseriti nella Carta Escursionistica Monte Pisano edita dalla GlobalMap" spieganp il sindaco Massimiliano Angori e l’assessora all’Ambiente, Mina Canarini.

Il Comune di Vecchiano è tra i protagonisti del programma INTERREG Italia-Francia Marittimo 2014-2020, progetto transfrontaliero cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell’ambito del programma di Cooperazione Territoriale Europea. Comune capofila è il Comune di Capannori, che insieme ai partner del tavolo del Monte Pisano, Vecchiano, Buti, San Giuliano, Lucca, Vicopisano e Calci, ha presentato un disegno denominato "Itinera Romanica" con l’obiettivo di migliorare l’efficacia delle azioni pubbliche nel conservare, proteggere, favorire e sviluppare il patrimonio culturale romanico.

"Sul nostro territorio sono presenti i resti del romitorio di Asconda, un eremo da scoprire e valorizzare. Un bene sconosciuto ai più ma le cui tracce si trovano in alcune carte arcivescovili molto antiche – aggiunge Canarini- la convenzione accoglie le attività di valorizzazione dell’eremo, a seguito di un intervento che ha ridisegnato il vecchio sentiero di accesso, senza alterare il paesaggio della valletta di Asconda, il lavoro per rendere visibile l’eremo è in fase di ultimazione". Quest’ultimo risultato, che porterà alla scoperta del bene, è stato possibile grazie al lavoro in sinergia con le due associazioni di volontariato, recuperando il lavoro fatto anche dalla associazione La Ginestra e grazie al contributo che in questi anni è stato dato per mantenere viva l’attenzione su questo luogo nascosto.

A.A.