Pisa, accoltellamento in pieno giorno: uomo in prognosi riservata

Paura in via Mascagni: ricoverato in ospedale un tunisino di 55 anni. I carabinieri hanno una pista: le indagini

Auto dei carabinieri di fronte alla Stazione di Pisa (foto d’archivio Valtriani)

Auto dei carabinieri di fronte alla Stazione di Pisa (foto d’archivio Valtriani)

Pisa, 24 marzo 2022 - Due fendenti diretti all’addome e un lago di sangue che si riversa e si espande sull’asfalto di via Mascagni. Un passante grida "Aiuto!", mentre l’aggressore si dilegua col suo coltello che ancora gronda gocce scarlatte. In terra, gravemente ferito, ora è riverso un tunisino di 55 anni. Quando carabinieri e ambulanza lo soccorrono riesce ancora a raccontare la propria versione dei fatti: "Sono stato aggredito", ammette.

E aggiunge ulteriori preziosi particolari, fornendo un quadro che gli investigatori ritengono attendibile. Per questo, proprio in queste ore, sono in corso ricerche e approfondimenti: nel mirino dei carabinieri vi è un nordafricano già noto alle forze dell’ordine. Inoltre sono al vaglio le immagini immortalate dalle telecamere della zona che, come abbiamo già avuto modo di scrivere in altre occasioni, talvolta sono funzionanti e altre volte, invece, non filmano un bel niente.

I fatti sono avvenuti nei pressi della Stazione, in via Mascagni appunto, non lontano dal ristorante cinese. Sono le 13, ovvero un orario di punta con tanti pendolari che affluiscono in zona in uno dei primi piacevoli pomeriggi di primavera. Non è chiaro quale sia stata la causa scatenante della lite fra i due stranieri; si può presumere – la zona nella quale è avvenuta l’aggressione in certo qual modo ‘parla’ – che si tratti di un regolamento di conti per affari non del tutto leciti. Anche la "storia" dei due soggetti sembra spingere gli inquirenti verso questa direzione. Ma, al di là delle responsabilità che saranno ovviamente oggetto delle indagini, è estremamente chiara la dinamica: dopo un diverbio, uno dei due ha afferrato un coltello stendendo il rivale. Colpi violenti che hanno provocato una seria ferita al tunisino tanto che il 55enne adesso si trova ricoverato all’ospedale in prognosi riservata. Pare che che il colpo possa aver forato il polmone.

Si tratta dell’ennesima aggressione in zona. A fine febbraio, ad esempio, un gruppo di tunisini – bastoni in mano e volto scoperto – hanno fatto irruzione in un negozio di kebab picchiando un imprenditore. Qualche giorno prima, invece, un gestore di un minimarket si è visto puntare la pistola in faccia dopo aver negato ad un nervoso cliente una bottiglia di vino. "Qui ne va dell’incolumità anche delle persone che passeggiano tranquillamente e dei commercianti" ha dichiarato qualche giorno fa Niko Pasculli, presidente del coordinamento dei comitati, al nostro giornale. La storia si ripete.