A Pisa il più alto numero di contagi in Toscana: boom tra i sanitari

Il Nursind, "tra medici, infermieri e oss oltre 100 con il virus. Ferie, nessun interinale e bolle Covid. Un piano di assunzioni"

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PISA

La provincia di notifica con il tasso più alto di contagi in Toscana è Pisa con 36.579 casi per 100.000 abitanti, Firenze ne ha 36.536, Lucca 36.342, la più bassa Grosseto con 32.709. In questo quadro anche la sanità ne risente con "centinaia tra medici, infermieri e oss contagiati", spiega Daniele Carbocci (Nursind). Il regionale del sindacato degli infermieri aveva chiesto due settimane fa "un piano di assunzioni urgente" promettendo altrimenti lo stato di agitazione. Era stato Giampaolo Giannoni a dare i dati a metà luglio: "A Careggi 150 contagiati, un centinaio a Pisa in Aoup, 30 al Meyer". Una situazione che su Pisa non sarebbe cambiata molto, al momento, racconta Carbocci. "Rientrano due colleghi e se ne ammalano altri, siamo in una condizione mai vista. Alle bolle Covid (che puntavano a ottenere il risparmio a tutti i costi) si sommano le ferie, il blocco assunzioni, nessun interinale preso (gli anni scorsi erano almeno 30 infermieri e 20 oss) e, adesso, la delibera regionale sui ricoveri da togliere al Pronto soccorso (intasato per la mancanza di posti letto in altri reparti, ndr) rischia di creare ulteriore caos". Proprio ieri al Pronto soccorso, erano 30 i pazienti in attesa nel pomeriggio, 26 quelli senza posti letto (destini), 13 in osservazione breve "per un totale di 89 pazienti in carico", riassume Lorenzo Peluso (delegato Nursind). "Altra criticità la lunga attesa fuori del personale del 118 e dei volontari con ambulanze roventi e pazienti che non possono essere presi in carico per mancanza di capienza. A oggi la Regione non riesce a dare risposte e a fornire una programmazione con visione preventiva".

La richiesta di assunzioni urgenti era arrivata dal coordinamento regionale toscano del NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche. "Viste le gravi criticità che riguardano gli organici - aveva affermato il coordinatore regionale Giampaolo Giannoni - chiediamo subito un piano di assunzioni, autorizzando le aziende ad assumere personale sanitario, in primis infermieristico. L’obiettivo è garantire anche per le prossime settimane i servizi alla cittadinanza, messi a rischio dalla gravissima carenza di personale che stiamo registrando in tutta la Toscana. In questo momento non è pensabile che la Regione prosegua sulla linea del blocco delle assunzioni".

Così ferie estive e riposi dovuti potrebbero saltare. "A maggior ragione - prosegue Giannoni - dopo due anni di pandemia, durante i quali gli infermieri non si sono risparmiati e hanno continuato a lavorare in condizioni spesso difficilissime, dimostrando un attaccamento al lavoro che va ben al di là di quanto previsto dal contratto di lavoro".

Il risultato è che "gli infermieri sono stanchi e demotivati: in diversi negli ultimi giorni si sono rivolti al sindacato per informarsi sull’iter da seguire per rassegnare le dimissioni. E dalle università non riescono ad arrivare sufficienti forze nuove: la professione infermieristica non è più considerata appetibile proprio per le difficili condizioni di lavoro".

A. C.