
Federico Burini de La T Gema
A dieci giorni dall’inizio della regular season in Serie B Nazionale sottrarsi al gioco dei pronostici è difficile tanto quanto non indicare le due compagini termali come grandi favorite nella corsa alle posizioni di vertice del Girone A. A costo di essere tacciati di campanilismo. Il fatto che una cittadina di nemmeno ventimila abitanti possa annoverare ben due franchigie fra le più accreditate al salto in Serie A2 fa abbastanza specie, ma tant’è. La T Tecnica Gema e Fabo Herons Montecatini non hanno badato a spese per costruire i propri roster, si sono portate a casa elementi di spessore, quasi tutti provenienti dalla categoria superiore e che sanno come si vince in Serie B. Posizionare quindi "aironi" e "leoni" termali in primissima fila in un’ipotetica griglia di partenza del girone "nord", soprattutto se si considera che il raggruppamento è stato asciugato da qualsiasi derby toscano possibile (a parte quello montecatinese), sfide incerte per definizione e che in passato sono spesso e volentieri costate punti pesanti. Ciò non significa che le due franchigie rossoblù non dovranno lottare per conquistarsi un posto al sole: molte le formazioni che insidieranno il ruolo di favorite di Fabo e La T Gema, quelle più attrezzate per farlo ad oggi sembrano essere Assigeco Piacenza e Treviglio.
Gli emiliani, retrocessi dopo svariate stagioni in A2, hanno puntato esclusivamente su profili con esperienza nella categoria, e che profili: Calbini, Poggi, Ferraro, Pirani ma soprattutto Mazzucchelli e Pepper sono giocatori inseguiti da mezza B e che hanno deciso di sposare il nuovo corso piacentino. La TAV invece riparte dalle conferme importanti di Marcius e soprattutto di coach Davide Villa, rimasto nonostante le attenzioni di club di Serie A. Le partenze di Vecchiola e Abega sono state compensate dagli arrivi dei vari Rubbini, Morina e Taflaj, innesti di qualità che alzano la cifra tecnica del roster. Ha cambiato molto anche l’altra neo retrocessa, la Elachem Vigevano: dopo due stagioni al piano di sopra la discesa nel purgatorio della B ha indotto i ducali ad avviare una rivoluzione tecnica, ma l’organico messo a disposizione di coach Stefano Salieri è comunque equilibrato e ricco di talento. Poco più a nord-est, sulle sponde del Lago Maggiore, c’è la Paffoni Omegna che si candida a ruolo di protagonista puntando su un progetto all’insegna della continuità, fondata sulla permanenza del triumvirato Balanzoni-Misters-Eliantonio. Al fianco del totem rossoverde e del giocatore lettone sono arrivati gli ex Herons Trapani e Casoni oltre alla guardia Giacomo Baldini, uno dei cecchini più letali della cadetteria. In quarta fila Capo d’Orlando, con il fattore campo e il backcourt Bertetti-Contento come armi principali, e San Vendemiano, che terrà a battesimo l’esordio in campionato degli Herons: gli addii di Oxilia e Cacace sono stati compensati dagli acquisti di Morici sugli esterni e Pagani sotto le plance, oltre alla conferma fondamentale di Tassinari. I due ex Rucker sono andati a corroborare le ambizioni della nuova Logiman Orzinuovi, che punta a inserirsi nella lotta alla qualificazione diretta ai playoff insieme ad Agrigento e Legnano. Puntano ad inserirsi anche Fidenza e l’ambiziosa neopromossa Piazza Armerina, mentre Desio e Casale Monferrato sembrano destinate ad un campionato da comprimarie.
Filippo Palazzoni
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