GABRIELE GALLIGANI
Montecatini

Fedic, premiato Colangeli. Grande e lunga carriera

"Fare un film è un lavoro collettivo, nel teatro un attore può farcela da solo" Da "Pasolini, un delitto italiano" a "La cena" che gli valse il Nastro d’argento

Per Giorgio Colangeli premio alla carriera

Montecatini Terme (Pistoia), 24 giugno 2023 – “Fare un film è un lavoro collettivo, nel teatro invece un attore può farcela anche da solo". Lo ha dichiarato giovedì sera l’attore Giorgio Colangeli, 73 anni, alla 73^ edizione di Italia Film Fedic, la Mostra del Cinema di Montecatini organizzata dalla Fedic – Federazione Italiana Cineclub, una delle nove Associazioni di Cultura Cinematografica riconosciute dal Ministero dei Beni Artistici e Culturali, nata nel 1949, dove gli è stato consegnato il premio alla carriera alle Terme Tamerici. "Per imprevisti – ha ricordato l’attore, intervistato dal direttore artistico Paolo Micalizzi – si andava in scena anche senza avere a disposizione i vestiti di scena o addirittura senza la scenografia montata, e spesso lo spettacolo teatrale andava anche meglio. Tali condizioni precarie obbligavano noi attori ad impegnarci di più, dovendo compensare le mancanze. Nel cinema questo non è possibile: se manca un tecnico o una location, per esempio, saltano anche giornate di lavoro. Insomma, il cinema è qualcosa di collettivo".

Colangeli ha ripercorso la sua lunga carriera, al teatro ha alternato il cinema soffermandosi sull’esperienza di “Pasolini, un delitto italiano” di Marco Tullio Giordana: "È stato un riconoscimento al mio lavoro in ambito teatrale, un film importante e un omaggio doveroso in onore di un grande intellettuale". E poi le soddisfazioni di lavori come “La cena” di Ettore Scola, per il quale vince il Nastro d’argento come miglior attore non protagonista, e “L’aria salata” di Alessandro Angelini, per il quale si aggiudica il David di Donatello come miglior attore non protagonista. Numerosi anche i cortometraggi a cui ha partecipato. Non è mancato un accenno anche ai prodotti televisivi. Uno su tutti la settima stagione di “Distretto di Polizia”, nella quale interpreta il ruolo del boss Vincenzo Neri: "Fu un’esperienza importante, anche per capire le dinamiche delle fiction, che fidelizzano il pubblico. In quella stagione mancavano i personaggi storici interpretati da Giorgio Tirabassi e Ricky Memphis, così il regista Alessandro Capone si ingegnò per non scontentare gli affezionati alla serie".