
È un accorato appello alla politica italiana quello lanciato da Luca Piattelli e Hair Lobby Conflavoro Pmi. Lo stilista, presidente della nuova formazione di rappresentanza della categoria acconciatori e titolare dell’omonimo salone di Chiesina Uzzanese, è intervenuto dalla Sala del Cenacolo di Palazzo Montecitorio ponendo in evidenza le criticità alle quali devono far fronte le imprese del comparto, relativamente a tassazione, lavoro sommerso e scarsa regolamentazione della formazione professionale.
L’iniziativa è stata promossa dal noto marchio di cosmesi Wella che ha coinvolto – nella giornata di lunedì 30 gennaio – l’onorevole Riccardo Zucconi membro della Camera dei Deputati, Carlo Alberto Carnevale Maffè docente di strategia all’Università Bocconi e Maria Francesca Quattrone avvocato specializzato. A coordinare gli interventi è stato il giornalista Jimmy Ghione, volto ben conosciuto di Mediaset.
I contenuti espressi da Luca Piattelli hanno riscosso ampio consenso tra i rappresentanti delle imprese presenti a Roma e che hanno fermamente rimarcato la necessità di dare concretezza a una serie di proposte di legge determinanti ai fini della crescita del settore, in un periodo storico che vede l’economia subire pesanti ripercussioni sul lavoro a causa dell’innalzamento dei costi delle materie prime e della crisi energetica legata al conflitto in Ucraina.
"Il nostro – è la disamina di Luca Piattelli – è un settore molto importante, che ricopre un ruolo fondamentale anche dal punto di vista sociale. Siamo una categoria classificata artigiana, ma che, al contrario degli artigiani, subisce una tassazione Iva decisamente superiore. Quello degli acconciatori è un lavoro con un’alta percentuale di manualità, ma che è costretto a subire un trattamento diverso, con ripercussioni anche sul consumatore finale. La battaglia che sta portando avanti Hair Lobby non si limita tuttavia solo a questa tematica, ma anche alla lotta al lavoro sommerso e alla creazione di un albo professionale di formatori, affinché venga garantita al cliente una maggiore qualità del servizio".
Questa iniziativa tenuta a Montecitorio fa seguito a una manifestazione analoga che ha riguardato il Senato della Repubblica nel luglio dello scorso anno.