Terme, la consulente Ventura vuole ridurre gli stipendi ai funzionari

La commercialista valuta la possibilità di revocare l'incarico a Rossi Prodi

Arabella Ventura, consulente delle Terme

Arabella Ventura, consulente delle Terme

Montecatini 21 giugno 2015 - Gli stipendi dei funzionari delle Terme finiscono nel mirino di Arabella Ventura, consulente della società di viale Verdi appena nominata dall’amministratore unico Carlo Brogioni. E dalla commercialista pisana, direttore generale dell’azienda di Casciana, potrebbero arrivare anche altre novità. Ventura, venerdì sera, ha partecipato a una riunione della maggioranza, con il sindaco Beppe Bellandi, la giunta e i consiglieri del Partito Democratico e della lista MontecatineSì.

 

La consulente ha detto con chiarezza che non ritiene giusto tornare a chiedere sacrifici ai dipendenti delle Terme, persone che ricevono stipendi non certo da nababbi, con scelte come i contratti di solidarietà. Molto più giusto ed equo, sostiene la professionista, sarebbe intervenire sui compensi dei quadri. Al momento, alle Terme, non sono in servizio dirigenti, ma soltanto tre funzionari. Si tratta di Massimo Giovanetti, responsabile marketing, Antonio Galassi, direttore sanitario, e Gino Lenzi, responsabile dell’area tecnica. Senza entrare nel merito degli effettivi stipendi percepiti da queste persone, non sembra così semplice arrivare a una effettiva riduzione delle loro spettanze.

 

Per evitare contenziosi, infatti, sarebbe necessario arrivare a un accordo con gli interessati, ottenendo il via libera dei sindacati e ufficializzando tutto davanti al giudice del lavoro. Non proprio una procedura che si chiude dall’oggi al domani, quindi. Ventura, inoltre, ha comunicato che sta valutando di proporre all’amministratore unico Brogioni la revoca della direzione dei lavori del cantiere Leopoldine a Fabrizio Rossi Prodi, architetto e docente dell’università di Firenze.

 

L’attività del professionista, secondo Ventura, sarebbe troppo costosa per le casse della società in rapporto ai risultati prodotti. Resta da vedere, nel caso di un’eventuale sostituzione di Rossi Prodi, cosa faranno le Terme. La direzione dei lavori andrà a un altro professionista esterno, o, per risparmiare, l’azienda farà affidamento su tecnici interni?

 

Brogioni, intanto, è atteso per una nuova audizione davanti alla commissione consiliare per il controllo delle società partecipate, domani mattina, in municipio. La volta scorsa, il professionista ha preso l’impegno di riferire maggiori particolari sulla situazione della società di viale Verdi, dove si era insediato da pochi giorni. Adesso c’è grande attesa per quello che riferirà, soprattutto in merito a un possibile accordo con il pool di banche guidato da Bnl per la ripresa dei lavori alle Leopoldine. Il cantiere è ormai fermo da oltre quattro anni, nonostante i ripetuti annunci di ripresa.