
Da sinistra: Claudia Massi, Antonella Volpi, Luca Baroncini e Beatrice Chelli
Montecatini Terme, 19 setembre 2019 - Al Moca, il 21 settembre, alle 17, si inaugura la mostra: «Montecatini Garden Spa of Europe. La città termale tra Settecento e Novecento». La mostra, visitabile fino al 19 aprile 2020, è inclusa all'interno del percorso che Montecatini Terme, unica in Italia, attraverso la candidatura seriale e transnazionale con altre 10 città, sta intraprendendo da anni per entrare a far parte nel patrimonio dell'umanità Unesco. Le altre dieci città, candidate con Montecatini Terme, per 7 nazioni europee, sono: Karlovy Vary, Mariánské Lázne?, Frantis? kovy Lázne, Bath, Baden-Baden, Bad Kissingen, Bad Ems, Baden Bei Wien, Vichy, Spa. Ieri, in sala consiliare, la presentazione della mostra con il sindaco Luca Baroncini, il vicesindaco Francesca Greco, l'assessore alla cultura Antonella Volpi, l'architetto Claudia Massi e Beatrice Chelli, già presidente commissione Unesco del Comune, che si è occupata per molti anni della candidatura, sin dall'inizio ed il cui contributo di conoscenza ed esperienza è stato richiesto anche dal sindaco Baroncini: «Anche in segno di continuità, con alcune novità, ma con l'obiettivo comune di valorizzare Montecatini nella sua identità più profonda». Beatrice Chelli ha ringraziato, sottolineando: «Penso che quando una persona ha fatto l'amministratore senta il dovere di lasciare qualcosa alla città. Siamo state con il vicesindaco Greco e Rafaela Verdicchio ad un incontro a Vichy. Penso che sia molto opportuno dare vita a questa mostra». Il sindaco Baroncini, che ringrazia anche gli uffici, afferma: «La bellezza è l'unica cosa contro cui la forza del tempo non può nulla', lo diceva Oscar Wilde e sicuramente quando parlava di bellezza si riferiva all'arte. E in effetti, la mostra presenta il bello che non può mai tramontare, che, poi, è la città di Montecatini.
La mostra fa parte del complesso percorso che potrebbe portare, come ci auguriamo, a far entrare la città nel patrimonio dell'umanità. Sarà impreziosita da un fiore all'occhiello: accanto all'opera di Mirò, ci sarà la La primavera classica di Galileo Chini di proprietà della Fondazione ViVal Banca, che ringrazio. Della mostra faranno parte anche i disegni di Ugo Giovannozzi, del 1918 che rappresentano gli stabilimenti termali, le caricature dei personaggi famosi che frequentavano Montecatini nei primi anni del Novecento, opera di Romeo Marchetti, di proprietà delle Terme. Infatti, alla mostra, che ha il patrocinio di Regione e Provincia, partecipano, insieme al Comune di Montecatini, la Società Terme di Montecatini Spa e ViVal Banca con la sua Fondazione. Questo a testimonianza che tutta la città è coinvolta. Non finirò mai di ringraziare la Fondazione ed il suo presidente Valentino Pieri, oggi presente che fa tutto questo per Montecatini. La fondazione ha acquisito la collezione dell’Accademia d’Arte Dino Scalabrino di Montecatini, allo scopo di restituirla alla città: una realtà che nel 2020 tornerà ai cittadini, ospiti, studenti e appassionati d'arte a Villa delle Ortensie». Ed ancora sulla mostra al Moca: «Esporremo veri e propri tesori artistici di Montecatini, a testimoniare la sua identità di ville d'eau, per la quale, unica città in Italia, è stata scelta per una candidatura seriale e transnazionale, tra le più belle ed importanti città termali europee. Ringrazio anche la Sovrintendenza. Stiamo cercando di tenere Montecatini come un salotto anche nei dettagli: abbiamo messo il telone nuovo alle Leopoldine ed è, ovviamente, solo l'inizio di ciò che vogliamo fare per quello stabilimento».
Il vicesindaco Greco afferma: «Ritengo che Montecatini sia bellissima, ricca di testimonianze artistiche ed architettoniche. Siamo alla fase finale». Claudia Massi dichiara: «Ringrazio la dottoressa Vanessa Gavioli della Soprintendenza artistica di Firenze che, con me, si è messa a scegliere le opere e decidere come fare l'allestimento. Adesso, ci attendono un'ispezione, poi, nei primi mesi di gennaio 2020, dovremo avere la risposta circa la candidatura. La mostra pone l'accento sulla fama della città, i personaggi celebri che venivano qui, architettura e paesaggio». L'assessore alla cultura Antonella Volpi sottolinea: «L'esposizione è tappa fondamentale nel percorso di candidatura Unesco. Ringrazio Alessandro Belloni, direttore Vival banca e Valentino Pieri, presidente della Fondazione, nonché l'amministratore unico di Terme Alessandro Michelotti, la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato e dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana, il professor Paolo Bellucci, della fondazione Credito Valdinievole che ha curato l'allestimento della Primavera del Chini, all'architetto Claudia Massi, Rafaela Verdicchio, al vicesindaco Greco e all'assessore Alessandro Sartoni».