Un’emozione per tutta la città Il super derby è da incorniciare Herons vince sul filo del rasoio

Il PalaTerme gremito: sugli spalti c’è mezza Montecatini, lì per sostenere i propri "eroi". Gema lotta fino all’ultimo secondo, ma un travolgente Benites trascina Fabo al successo.

Un’emozione per tutta la città  Il super derby è da incorniciare  Herons vince sul filo del rasoio
Un’emozione per tutta la città Il super derby è da incorniciare Herons vince sul filo del rasoio

Gli oltre 1.200 spettatori presenti sugli spalti del PalaTerme in un caldo sabato di fine estate spiegano perché a Montecatini Terme la pallacanestro, e soprattutto il derby Gema-Herons, sono una cosa seria. Alla fine ciò che succede in campo rispecchia le impressioni della vigilia: gli "aironi" sembrano avere qualcosa in più, ma la nuova Pallacanestro Montecatini si conferma una squadra intrigante, con ampi margini di crescita. Le prime schermaglie a suon di cori iniziano a qualche secondo dalla palla a due l’ingresso in massa della curva est al grido di "Siamo qui per te, devi vincere!" viene salutato dai fischi degli "Old Lions". Resterà comunque uno dei pochissimi episodi di screzio fra le due opposte tifoserie, in una partita sì sentitissima ma caratterizzata più dal tifo a favore della propria squadra che dal tifo contro. Il minuto di raccoglimento in memoria di Aldo Olivieri, icona del glorioso Montecatini Sporting Club nelle vesti prima di giocatore, poi di allenatore, dirigente e segretario fa fare a tutti i presenti all’interno del PalaTerme un salto indietro nel tempo di quasi mezzo secolo, quando non c’erano rivalità e tutta la passione per la palla a spicchi di un’intera città veniva convogliata sotto lo stesso stemma.

La quantità industriale di agonismo mostrata dalle due squadre fa capire che la realtà di oggi è ben diversa e un’eventuale riunificazione, al momento, sembra lontana anni luce: il dualismo c’è ed è più acceso che mai, anche in campo dove nessuna delle due contendenti vuole regalare nulla all’avversario. Poco importa se siamo in pre-season e la condizione è quella che è: il derby è sempre il derby. I primi punti vengono accolti da un boato, anche perché a segnarli è uno dei volti nuovi in casa Fabo, quell’Alberto Benites che promette di essere uno dei beniamini del popolo di fede Herons. Savoldelli, da poco eletto capitano della Gema Pallacanestro Montecatini, cerca di trasmettere ai suoi nuovi compagni cosa significhi giocare una stracittadina nella città delle terme e si carica la squadra sulle spalle segnando tutti i 5 punti iniziali dei "leoni". I dieci minuti di apertura regalano giocate pregevoli ma anche parecchi errori.

Lo spettacolo non è solo sul parquet ma anche sulle panchine: Barsotti è il solito leone in gabbia, più pacato invece Del Re che ad inizio secondo periodo si rende protagonista di una divertentissima gag, raccogliendo un pallone terminato fuori dopo un passaggio sbagliato di un suo giocatore per tentare una tripla dall’angolo. Palla sul ferro ma applausi e risate da tutto il PalaTerme.

Sul rettangolo di gioco si fa però maledettamente sul serio: nel secondo quarto il livello di intensità si alza se possibile ancora di più, tanto da far perdere le staffe anche allo stesso Del Re, che rimedia un tecnico lamentando un presunto colpo proibito subito da Angelucci. La partita si trasforma in un festival del tiro da dietro l’arco in cui Gema è più efficace: gli "ospiti" toccano anche il +7 e chiudono avanti 40-43 all’intervallo. Alla ripresa delle ostilità il PalaTerme continua a ribollire, i Barsotti boys alzano i giri del motore in difesa e piazzano il sorpasso sul 58-57, il rientro in campo di Nicola Mastrangelo però fa girare nuovamente l’inerzia della partita in favore della Gema.

Si viaggia comunque sul filo del rasoio, la Fabo mette nuovamente la freccia negli ultimi 3’ e regge l’urto chiudendo sul 78-75 al termine di 40’ di spettacolo in campo e sugli spalti che hanno ribadito un concetto: alla fine avere due squadre a Montecatini non è poi così male.

Filippo Palazzoni