Folla commossa ieri pomeriggio nella chiesa di Santa Lucia a Uzzano per l’estremo saluto a Piero Pratesi. Un dolore composto e senza fine per tutto il mondo del ciclismo, che si stringe attorno alla famiglia. In prima fila, i Motociclisti Pistoiesi. Piero, 66 anni, residente a Montecatini, nella zona della Biscolla, è morto domenica 4 maggio a Cerreto Guidi durante un servizio di moto-staffetta a una gara giovanile di ciclismo.
Con la moto, mentre faceva la staffetta, si è scontrato con un furgone. Il mezzo a quattro ruote era entrato (non si sa come, c’è l’inchiesta in corso) dentro il percorso di gara. Motociclista esperto, non ha potuto evitare l’impatto fatale. Piero Pratesi era amato da tutti. Ha abitato per tanti anni poco sopra Vangile ed era conosciuto e stimato da amici e coetanei. Oltre ad avere una grande passione per il ciclismo, ormai da tempo era un volontario nell’organizzazione della Festa a Croci nella quale si impegnava in modo instancabile e con grande dedizione. Uno dei punti di riferimento del gruppo. Era andato in pensione di recente. Da sempre lavorava come idraulico ed era molto ricercato per la sua professionalità.
"La sua tragica scomparsa – dicono gli amici – ha lasciato tutti davvero impreparati, lasciando un vuoto che nessuno potrà colmare. Non è giusto che sia finito così. Era un uomo buono, sempre disponibile con tutti. Non si tirava mai indietro". Un grande lavoratore, ma anche un appassionato di ciclismo, e di moto e uno delle colonne portanti per la storica festa di Croci a Vangile. Così la comunità di Massa e Cozzile ricorda Piero Pratesi, morto ieri pomeriggio nel tragico incidente avvenuto a Cerreto Guidi. "Mi stringo attorno alla sua famiglia con affetto e rispetto", ha detto il sindaco Marzia Niccoli. Lascia la compagna Roberta e due figlie, Eleonora e Valentina. Le tre donne sono state unite e forti nell’accogliere la processione di parenti e amici che si sono recati nei giorni scorsi alle cappelle del commiato Romualdi di via Gusci, a Buggiano, per salutare Piero per un’ultima volta. Piero abitava in Biscolla, lato Montecatini.
Moglie e figlie lo ricordano con amore e angoscia: "Siamo rimaste colpite dalle parole degli amici – affermano – e dalla descrizione perfetta della sua persona. Era un uomo buono, sempre disponibile con tutti, sia nella professione che nella vita sociale. Non doveva morire così, è un’ingiustizia. Nemmeno il tempo di salutarlo. La nostra speranza è che non sia morto invano e che questa tragedia possa stimolare la necessità di maggiore sicurezza sulle strade. Farà le staffetta tra gli Angeli". Scrive Enrico Bartoli dei Motociclisti Pistoiesi: "Riposa in pace Piero e continua a fare il tuo lavoro anche da lassù. Sarai sempre con noi".
Giovanna La Porta