Una violenza di gruppo. Indagati davanti al giudice. Le richieste dei loro legali

La denuncia a settembre del 2022: sarebbe stata stuprata in un locale chiuso. Accusati due uomini di 32 e 28 anni, uno di loro ha chiesto il rito abbreviato. .

Una violenza di gruppo. Indagati davanti al giudice. Le richieste dei loro legali

Una violenza di gruppo. Indagati davanti al giudice. Le richieste dei loro legali

Sono accusati di aver violentato in gruppo una ragazza, dopo averla fatta bere, e di aver ripreso le immagini dell’atto con lo smartphone, diffondendo il video tra gli amici. Il pubblico ministero Giuseppe Grieco ha già chiesto il rinvio a giudizio per due uomini, uno di 32 anni, l’altro di 28, entrambi residenti in Valdinievole. I due giovani, arrestati lo scorso anno dagli agenti del commissariato di Montecatini, sono apparsi davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Pistoia. Il 32enne è difeso dagli avvocati Claudio Del Rosso e Silvia Perondi, mentre il 28enne da Nicola Bastiani e Cristina Gradi.

Entrambi gli accusati si trovano agli arresti domiciliari da circa otto mesi. I difensori del primo hanno chiesto il rito abbreviato, con l’ammissione in qualità di perito di parte della criminologa Silvia Calzolari, mentre i legali dell’altro giovane hanno chiesto il rito ordinario. I fatti contestati risalgono a una notte del settembre 2022. La presunta vittima della violenza sessuale è una ragazza italiana, oggi 20enne, che aveva sporto denuncia due giorni dopo l’accaduto. La ragazza è stata convinta a rivolgersi al commissariato dalla famiglia, alla quale ha raccontato quello che le è successo.

Secondo quanto hanno ricostruito dagli inquirenti, che hanno vagliato i messaggi che i due indagati si erano scambiati quella sera in chat, la ragazza ha incontrato il 28enne, che conosceva, nel locale in cui lui lavorava, nella zona della movida. Lì, a fine turno, hanno bevuto qualcosa insieme, consumando alcol. Intorno alle 4, i due sono usciti in strada per fumare una sigaretta; a quel punto il giovane avrebbe accompagnato la ragazza verso un altro locale, quello di cui era socio l’amico 32enne, che aveva già avvertito via sms del loro arrivo.

Nei messaggi scambiati fra i due indagati, secondo gli inquirenti, ci sarebbero le prove della premeditazione di ciò che sarebbe successo in seguito. La ragazza, in stato confusionale per aver bevuto troppo – e anche a causa dei farmaci che assumeva in quel periodo – è stata fatta entrare nel secondo locale, già chiuso ma riaperto appositamente da 32enne. In quello spazio sarebbe consumata la violenza sessuale di gruppo. La ragazza ha dichiarato di aver subito inerme, senza reagire, per paura di una reazione violenta dei due nei suoi confronti e dovuta al fatto di trovarsi in un locale senza avventori e ormai chiuso e alla presenza di un estraneo.

Al termine della violenza, la presunta vittima ha raggiunto un’amica che lavora in un altro locale della zona e le ha confidato di essere stata violentata. Il giorno successivo ha raccontato tutto ai famigliari, che l’hanno accompagnata prima in ospedale per farsi visitare e poi in commissariato per sporgere denuncia, identificando subito i due presunti autori della violenza.

Gli agenti del commissariato, diretto dal vicequestore Gaetano Di Mauro, hanno avviato un’attività complessa e delicata, atteaverso la raccolta di testimonianze, la visione delle registrazioni delle telecamere presenti nella zona in cui si sarebbero consumati i fatti, e anche con il sequestro dei telefoni cellulari degli indagati.

Red. Mon.