"Un master universitario in città"

"Possiamo essere un hub del termalismo": Italia Nostra sprona la comunità a uscire dal “limbo“ della crisi

"Un master universitario in città"

"Un master universitario in città"

"La città deve uscire dal limbo. Per noi è un auspicio e insieme un’esortazione, affinché le autorità possano compiere le scelte e le iniziative ormai inderogabili per un effettivo rilancio delle Terme". È questo il tema dell’intervento pubblicato sull’ultima newsletter di Italia Nostra, scritto da Italo Mariotti e Sandra Lotti, che solleva molti temi concreti in merito alla lunga crisi di Montecatini.

"Abbiamo promosso un incontro con il socio Giuseppe Bellandi – proseguono i due autori – presidente onorario dell’associazione Ehtta. Il gruppo dirigente di Italia Nostra Valdinievole-Pistoia ha discusso sul modo con cui l’associazione può dare qualche contributo per tentare di porre fine alla perdurante crisi della città. Tutti noi siamo concordi nel ritenere che qualsiasi progetto debba salvaguardare la sua identità storico-culturale: le Terme. L’associazione ritiene utile presentare questo documento, con la consapevolezza di offrire soltanto spunti e riflessioni agli soggetti interessati, pubblici e privati, impegnati nel difficile compito di operare per il bene della città".

"Riprendiamo volentieri da Paolo Bongini, già direttore del settore turismo della Regione e amico di Italia Nostra – aggiungono il presidente Mariotti e Sandra Lotti – la sollecitazione a lanciare l’idea di un campus universitario di ricerca avanzata in città. Crediamo sia un’ottima idea per vari motivi. I centri di ricerca universitari sono gli hub dove si costruiscono ipotesi per il lavoro di domani. Infatti nel panorama internazionale sono soprattutto i territori che offrono un circuito virtuoso e consolidato tra università, ricerca e impresa, divenendo così capaci di attirare attenzione per investimenti di lungo termine, con grande impatto sull’indotto. Italia Nostra crede che un centro di ricerca avanzata per i servizi termali potrebbe essere idea da perseguire".

Mariotti e Lotti elencano le motivazioni alla base dell’affermazione. "Il patrimonio termale è in disarmo – sottolineano – quindi c’è disponibilità di sedi prestigiose, di capolavori storico-architettonici; la vicinanza di due università di riconosciuto valore, Pisa e Firenze; la possibile presenza di studiosi e studenti provenienti dall’Italia e forse anche dall’estero e la ricca offerta di ospitalità alberghiera. Ci sarebbero condizioni favorevoli per istituire corsi e congressi di alto livello. Ci chiediamo perché sia caduta l’idea di utilizzare l’Excelsior quale sede degli Uffizi Diffusi. Siamo perplessi di fronte alla scelta di farne la sede per degli archivi fotografici Alinari, che non può avere il necessario potere di attrazione turistico-culturale".