"Un atteggiamento che non è accettabile"

L’assemblea dei dipendenti contesta il comportamento della proprietà e si prepara allo sciopero del 27 giugno

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I lavoratori di Alival, durante l’ultima assemblea del personale, sono stati informati dai referenti sindacali sull’incontro tra azienda, sindacati e assessori regionali della Toscana e della Calabria nella sede della conferenza Stato-Regioni a Roma il 15 giugno. Per il personale è inaccettabile che l’azienda continui a mantenere la posizione di chiusura degli stabilimenti. "Evidenziamo – dicono i rappresentanti dei lavoratori – che anche in questa occasione l’azienda non ha presentato un dettagliato piano industriale del gruppo Nuova Castelli. Dal 2020, anno di acquisizione del gruppo Nuova Castelli da parte di Lactalis, alle prime dichiarazioni di chiusura dello scorso aprile, in questo stabilimento, dai dirigenti della multinazionale non è stata messa in campo nessuna iniziativa per migliorare le performance dello stabilimento a proposito di innovazione, di prodotto e di processo. Questo fa pensare quanto l’attuale acquisizione del gruppo da parte di Lactalis sia mirata ad acquisizioni di quote di mercato e determinati prodotti da affiancare alla miriade di altri prodotti lattiero-caseari ormai di sua proprietà. Come da comunicato dei sindacati nazionali, chiediamo con forza che l’azienda si presenti al prossimo tavolo istituzionale accantonando la decisione di chiusura dello stabilimento e facendo vedere la volontà a 360 gradi di voler trovare ogni possibile soluzione per la salvaguardia dei posti di lavoro. Se questo non dovesse accadere, al prossimo incontro ci mobiliteremo con ulteriori e più incisive forme di lotta".

Le segreterie nazionali di Fai Flai Uila, in vista del prossimo incontro, hanno proclamato lo stato di agitazione con assemblee e due ore di sciopero nella giornata di lunedì 27 per tutti i lavoratori del gruppo Castelli.

Da.B.