DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Montecatini, è ancora aperta l’ipotesi degli Uffizi Diffusi

Molto dipenderà anche dalla riconferma o meno dell’attuale direttore Eike Schmidt alla guida della celebre galleria fiorentina

L’avvocato Claudio Del Rosso

Montecatini Terme, 27 gennaio 2023 - L’arrivo degli Uffizi Diffusi in città è un’ipotesi ancora aperta, ma tutto dipende dai difficili equilibri che saranno raggiunti in merito alla guida della galleria fiorentina. L’attuale direttore Eike Schmidt venne accompagnato circa due anni fa a Montecatini per fare un sopralluogo alla ricerca di un’ipotetica sede dall’avvocato Claudio Del Rosso, consigliere della Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.

Lo storico dell’arte ritenne le Terme Excelsior la sede ideale dove ospitare opere di fine Ottocento e inizio Novecento che a Firenze non hanno spazio per essere esposte. L’ipotesi iniziale prevedeva l’acquisto dell’immobile da parte della Fondazione che avrebbe ottenuto finanziamenti regionali per ristrutturarlo.

Le Terme Excelsior poi sono finite nell’offerta di acquisto immobiliare presentata al tribunale fallimentare nell’ambito del piano di concordato dell’azienda da parte della Regione. Il governatore Giani offre 16,4 milioni per questo edificio, dove andrebbero gli archivi fotografici Alinari, il Tettuccio e il Regina. Il dialogo tra la Regione e la Fondazione per gli Uffizi Diffusi a Montecatini, secondo indiscrezioni fiorentine, non è cessato e prosegue. Il governatore Eugenio Giani ha da poco mostrato al ministro della cultura Gennaro Sangiuliano la villa medicea La Limonaia, a Careggi, e quella Ambrogiana, a Montelupo Fiorentino, dove sorgeranno i primi punti che ospiteranno le opere che non possono essere esposte nella galleria fiorentina. E Montecatini? Nell’attuale governo, alcuni esponenti politici, presi forse da una sorta di sovranismo per la conduzione di siti e strutture dedicati all’arte, nonostante il ministro tenga a precisare che non è così, vorrebbero mandare via tutti i direttori stranieri scelti all’epoca di Dario Franceschini. Cacciare Schmidt, però, non è così facile.

Nel 2022, gli Uffizi hanno infatti registrato oltre quattro milioni di visitatori, più del doppio rispetto a quelli del 2021 (quando furono circa 1 milione e settecentomila), e 300 mila in meno del massimo storico, circa 4,4 milioni, raggiunto nel 2019, ultimo anno pre-pandemia. Inoltre il museo fiorentino fa registrare il record di sempre per gli incassi, grazie anche a circa 2 milioni arrivati dalle mostre organizzate all’estero: oltre 35 milioni di euro, un milione in più sempre rispetto al 2019, quando furono poco più di 34. Sono argomentazioni che non facilitano certo la cacciata di Schmidt, ancora intenzionato a portare una succursale del museo in città. Come suo successore, però, si fa sempre più insistente il nome di Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento di Firenze.

Questa struttura è dedicata all’arte del ventesimo e del ventunesimo secolo, e propone una selezione di opere delle collezioni civiche, che illustrano con ampio respiro l’arte italiana della prima metà del Novecento.

Sergio Risaliti, 61 anni, storico dell’arte e giornalista, ha sviluppato una ampia esperienza alla guida di musei e festival artistici. In caso del suo arrivo agli Uffizi, vorrà portare avanti il progetto delle sedi diffu se? Montecatini, grazie anche alla presenza di un marchio culturale così importante, che insieme agli archivi Alinari farebbe grande attrattiva, potrebbe tornare a richiamare clientela di qualità.