REDAZIONE MONTECATINI

"Tre multe e 6 punti persi al T-Red" Scooterista infuriato con il Comune

Ora teme che ne arrivo altre. "Sono stato dal sindaco Baroncini, ma ancora non ha le idee chiare"

"Tre multe e 6 punti persi al T-Red" Scooterista infuriato con il Comune

"Grazie al nuovo sistema T-Red installato dal Comune ho già preso tre multe a bordo del mio scooter, due in corso Matteotti e una in via dei Martiri, perdendo sei punti sulla patente e pagando un costo complessivo di 150 euro. Il problema è che altre sono sicuramente in arrivo. Non è più possibile andare avanti così". Sale il malcontento dei conducenti di auto e motoveicoli nei confronti del sistema di T-Red installato dall’amministrazione comunale nei due incroci cittadini. Ormai non si contano più le accuse contro il sistema definito vessatorio e oltretutto capace di fare multe non appena un veicolo supera di poco la linea bianca prima del semaforo rosso, secondo diverse persone sanzionate.

Questa volta a lamentarsi è il conducente di uno scooter che, a suo dire, non era mai stato multato prima. "Sono stato dal sindaco Luca Baroncini – e gli ho detto che pagherò le tre multe, ma non verserò un euro nel caso arrivassero altre sanzioni. Non mi ha detto nulla di certo, tranne che sta valutando di eliminare il T-Red di corso Matteotti".

La vicenda, che tanto sta facendo discutere a Montecatini, verrà discussa nel prossimo consiglio comunale, in programma il 2 agosto, grazie a una mozione delle minoranze.

"L’incrocio di corso Matteotti – ribadiscono le opposizioni – non è mai risultato un incrocio “statisticamente pericoloso“ e usiamo questo termine perché è con la statistica che l’amministrazione si è opposta all’introduzione di dissuasori di velocità nella Nievole. Il sistema automatico multa chiunque cambi corsia, ad esempio, a seguito della chiusura del passaggio a livello che i montecatinesi conoscono bene per la sua durata. Inoltre decine di multe sono state emesse per aver superato la linea di stop, che è poco visibile ed è stata arretrata ben prima del semaforo senza cancellare in modo idoneo la precedente, creando così non poche difficoltà. Anche la segnaletica verticale trae in inganno. Quanto riportato nel cartello è in parte diverso dagli articoli riportati in calce allo stesso. Il guidatore che passa non può certo notare la scritta in piccolo che ricorda le clausole vessatorie nei contratti. Tutti questi elementi fanno sorgere il dubbio che l’amministrazione abbia inserito ad arte questo meccanismo per fare cassa con le tasche dei cittadini". Un dubbio, sottolineano le minoranze, avallato anche dal bilancio previsionale dell’ente che riporta un aumento delle entrate per contravvenzioni nel 2023 molto più alto degli anni precedenti e di quelli successivi.