REDAZIONE MONTECATINI

Trassi ha fatto la storia: "Io pertiniana convinta. Farò anche la dottoressa"

La prima donna sindaco di Lamporecchio ha trionfato in un feudo della sinistra "I cittadini mi hanno scelta come persona, non perché appoggiata da un partito".

Trassi ha fatto la storia: "Io pertiniana convinta. Farò anche la dottoressa"

Anna Trassi, a capo della lista civica ’Insieme si cambia’, è il nuovo sindaco di Lamporecchio, prima cittadina donna nella storia politica del comune. "Pertiniana convinta", come lei stessa si definisce, Trassi è riuscita a battere il sindaco uscente Alessio Torrigiani, che ha fallito nella riconferma di quello che sarebbe stato il suo terzo mandato. Torrigiani, supportato in primis dal Partito Democratico, si è fermato al 31,92% dei voti, 1276 preferenze in totale. Lamporecchio, però, ha scelto di premiare la civica Trassi, che ha totalizzato il 50% tondo delle preferenze, raccogliendo in totale 1999 voti.

Trassi, com’è stato svegliarsi da nuova sindaca di Lamporecchio?

"Emozionante a dir poco. Sapevo di avere una squadra forte e di aver fatto una bella campagna elettorale, ma realizzare di essere veramente il nuovo sindaco è una splendida sensazione".

Lei nella vita è dottore: riuscirà a mantenere la professione con il suo nuovo ruolo?

"Sì, l’obiettivo è quello. Io lavoro in una casa della salute e ho delle ottime colleghe che già mi hanno sostituito egregiamente per un recente infortunio alla mano: non sono da sola, insomma, e ne avevamo già parlato anche prima della vittoria elettorale. Continuerò a prendermi cura dei mii assistiti, magari delegando alcune aree del lavoro più legate alla burocrazia".

La sua è una lista orgogliosamente civica. La sua storia politica, però, cosa racconta?

"La mia storia politica inizia negli anni ‘80, durante l’ultimo ciclo di occupazioni e contestazioni nelle scuole. Storicamente sono stata socialista, sono una pertiniana convinta e, fra tutte le ideologie, considero il socialismo la migliore di tutte. Si sa, però, che le ideologie le fanno gli uomini e le donne e la storia ci insegna che non sempre si è stati all’altezza di quell’ideologia. Nel 2014 ho partecipato alle primarie per Renzi. Insomma: tra centrodestra e centrosinistra sto più con quest’ultima, ma io, la mia lista e i suoi componenti sono civici. Su questo sono stato coerente e continuerò ad esserlo. Lamporecchio ha scelto noi per le persone, non i partiti".

Ha già deciso la sua giunta?

"Ho un’idea, ma devo prima sapere dai diretti interessati se sono disposti a prendersi l’impegno. Noi tutti lavoriamo e l’impegno dell’assessore è molto gravoso. Voglio capire chi se la sente. Settimana prossima avremo il quadro completo".

Lei porta in consiglio comunale 8 consiglieri di cui 6 donne. Quote rose o casualità?

"Io ho cercato, nella mia lista, di mettere più competenze possibili. Che la maggioranza degli eletti siano donne è una casualità. La quota rosa fine a se stessa non mi piace, ma è indubbio che le donne ultimamente stiano vivendo l’inizio di una bella stagione in politica. La cosa, non lo nascondo, mi fa particolarmente piacere".

Francesco Storai